Tentata rapina a Santa Giustina: «Sono scappati quando ho gridato»
SANTA GIUSTINA. «È una cosa anomala: se erano venuti per rubare non si sarebbero arresi così appena ho gridato».
Armando Scariot, 72 anni, è tornato al lavoro come tutti i giorni nel suo negozio in piazza a Formegan, poche ore dopo lo spavento e la concitazione del tentativo di rapina subìto venerdì sera nella sua abitazione in via Calaria a Sartena.
«Tutto sommato non è successo niente», rassicura l’imprenditore idraulico, titolare della Climatec, uscito spaventato ma senza conseguenze dal brutto episodio. Ma anche lui, come i carabinieri che stanno portando avanti le indagini e che lo hanno sentito a lungo per raccogliere la sua testimonianza, si interroga sulle anomalie del tentativo di rapina subìto. Con i banditi che si appostano ad aspettarlo – apparentemente dopo averne studiato gli orari e le abitudini – lo affrontano senza armi e, appena lui si mette a gridare per chiedere aiuto, girano i tacchi e se ne vanno senza reagire né portare via nulla.
Quello che è certo è che l’assalto è stato consumato nel giro di pochi minuti: l’imprenditore aveva appena chiuso alle 19 il negozio in piazza a Formegan e stava rincasando, seguito a poca distanza dalla moglie Renata, 70 anni, su un’altra auto.
Percorsa la rampa del garage e aperto il portone, mentre stava per portar dentro la macchina si è accorto della presenza di tre persone.
«Erano in tre, incappucciati, alti come me», racconta Scariot, «ho chiesto: “Cosa volete?” e uno ha messo in avanti una mano aperta come a dire di dargli i soldi. Ricordo di aver visto una mano nera, forse un guanto. Uno mi ha aggirato, mi ha messo una mano sulla spalla, ho visto che aveva un rotolo di scotch, ho pensato: “adesso me la vedo brutta” e ho iniziato a gridare».
Una reazione naturale e che gli assalitori avrebbero potuto prevedere, quella dell’imprenditore santagiustinese, ma che ugualmente in qualche modo li ha spiazzati. «Appena ho gridato i due che erano rimasti a fare da piantone hanno iniziato ad allontanarsi. E appena si sono allontanati tutti e tre, ho chiuso a chiave e sono corso su a casa a chiamare i carabinieri».
La moglie, nel frattempo era entrata in casa dall’altro lato della villa, dopo essere arrivata con la sua auto. Ed è stato forse il passaggio davanti alla rampa del garage della macchina della moglie, notato dai due più all’esterno, a mettere in allarme gli intrusi e a convincerli a desistere.
Solo un’ipotesi, al momento, in un episodio che la stessa vittima ritiene anomalo e che i carabinieri della compagnia di Feltre stanno tentando di chiarire.
Stefano De Barba
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