Terremoto in Centro Italia, trema anche il Bellunese

La scossa di magnitudo 6.5 alle 7.41 è stata avvertita in tutta la provincia. Alcune chiamate ai vigili del fuoco, tamtam sui social. Dodici pompieri già operativi nelle terre del sisma

BELLUNO. Alle 7.41 di questa mattina la terra è tornata a tremare tra l'Umbria e le Marche: la scossa di magnitudo 6.5 della scala Richter ha portato ancora distruzione e disperazione.

Anche nel Bellunese la scossa è stata avvertita nettamente. Da Cortina a Longarone, dall'Alpago al Feltrino, tantissime le persone che sono state svegliate dal terremoto. C'è chi racconta che i lampadari si sono mossi, altri che hanno percepito il letto muoversi. "E' stata più lunga di quella dell'altra sera (mercoledì, ndr)", racconta una lettrice da Ponte nelle Alpi.

Terremoto. Fortissima scossa alle 7.40, avvertita anche in Veneto
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Immediato il tamtam della notizia sui social network, in particolare su Facebook: i bellunesi hanno iniziato a scrivere anzitutto per capire se davvero si fosse verificato il terremoto. Dopo pochissimi minuti, le notizie che arrivavano dall'Italia Centrale hanno confermato che un'altra scossa, l'ennesima e stavolta fortissima, aveva ancora martoriato Umbria, Marche e Lazio.

Una manciata le telefonate che sono arrivate al centralino dei vigili del fuoco di Belluno da parte di persone preoccupate in cerca di notizie nei minuti immediatamente successivi alla scossa. Non si registrano fortunatamente danni né feriti nel Bellunese.

La macchina dei soccorsi. Quaranta vigili del fuoco dalle sezioni operative dal Veneto sono già partiti in direzione Norcia. Al momento non è previsto l'invio di personale bellunese. Stanno raggiungendo le zone terremotate i vigili del fuoco del reparto USAR (urban search & rescue) di Venezia e Treviso, una sezione operativa di Padova, Rovigo e Vicenza, mentre da Verona parte il Gos (movimento terra/demolizioni).

Sono dodici i vigili del fuoco bellunesi operativi dai giorni scorsi tra Visso e Camerino. Alcuni di loro, specialisti nei puntellamenti, erano presenti mercoledì sera, quando la terra aveva tremato con violenza. Altri sei, appartenenti al gruppo operativo speciale dei vigili del fuoco, erano partiti poche ore dopo con quattro mezzi di movimento terra, diretti nelle zone del maceratese. I mezzi speciali della colonna mobile regionale sono una pala gommata, un escavatore cingolato, e due mini macchine operatrici un bobcat e un pel-job. Prosegue così l'impegno dei pompieri bellunesi nelle terre del sisma che è iniziato dopo il primo terremoto del 24 agosto.

E prosegue anche la mobilitazione delle Penne nere delle sezioni di Belluno, Feltre e Cadore che da fine agosto hanno promosso una raccolta fondi nei negozi a favore delle popolazioni terremotate. L'iniziativa proseguirà fino alla fine dell'anno, dopodiché sarà individuato a livello nazionale il progetto da finanziare. Gli Alpini bellunesi sono stati inoltre co-protagonisti della ricostruzione della scuola di Arquata del Tronto con l'allestimento delle tende e della tensostruttura per consentire l'avvio dell'anno scolastico.

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