Terremoto in Nepal, ore d'ansia per l'alpinista cadorino Sala

L'esperto scalatore di Borca di Cadore ha tranquillizzato parenti e amici sulle sue condizioni attraverso il suo profilo Facebook nonostante i grossi problemi di comunicazione dovuti al sisma, che ha avuto una magnitudo di 7.9 gradi della scala Richter.
Marco Sala (a destra) in un momento di riposo durante la risalita del Lhotse
Marco Sala (a destra) in un momento di riposo durante la risalita del Lhotse

BORCA DI CADORE. «Terremoto fortissimo in Nepal, tra Pokhara e Kathmandu. COnseguenze anche al CB Everest. Annalisa, Sebastiano, Mario e Marco stanno bene. Ma il campo base è devastato. Non appena avrò altre notizie farò sapere».

È stato un post condiviso sul suo profilo Facebook dallo stesso Marco Sala a tranquillizzare parenti e amici sulle buone condizioni dell’esperto alpinista di Borca di Cadore, sorpreso dal devastante terremoto che ha colpito il Nepal mentre con una spedizione guidata dalla guida alpina vicentina Mario Vielmo e della quale fanno parte anche l’alpinista Sebastiano Valentini di Canazei e la pneumologa Annalisa Fioretti, stava scalando il Lhotse, con i suoi 8516 metri d’altezza la quarta vetta più alta del pianeta. Una scossa che ha devastato il campo base, dove la spedizione si trovava il giorno prima.

Inevitabili i problemi di comunicazione. «Ci sono tende sepolte», si legge tra i commenti della spedizione, «materiale sparso in giro, gente ferita da soccorrere . Non sono riuscito a sapere molto di più. Là era ovviamente tutto concitato, pare che il terremoto abbia fatto crollare seracchi dalla zona del Pumori Speriamo in bene».

I quattro alpinisti italiani erano partiti lo scorso 6 aprile alla volta di Katmandu e in queste ore si trovano a pochi passi dall’Icefall, uno dei passaggi più delicati e pericolosi del Lhotse.

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