Terreni di uso civico stabilito il prezzo per sclassificarli
BELLUNO. Metro cubo o metro quadrato? La soluzione per definire il prezzo dei terreni di uso civico da alienare previa sclassificazione sta esattamente nel mezzo. E sarà scritta nella delibera che sarà discussa nel prossimo consiglio comunale.
Dal 2014 il Comitato Usi civici di Bolzano e Vezzano espleta tutte le pratiche per la sclassificazione e la vendita dei terreni di uso civico. Ma rimaneva in sospeso la definizione del prezzo. «Il consiglio comunale farà una delibera con la quale prende atto della procedura per il calcolo dei prezzi che abbiamo stabilito come comitato», spiega il presidente, Remigio Case. «Abbiamo preso la cifra che aveva stabilito il Comune (90 euro a metro cubo), la abbiamo sommata con quella prevista dalla Regione (10-12 euro a metro quadrato) e fatto la media aritmetica». L'annosa diatriba si risolverà dunque con un prezzo di circa 50 euro a metro quadrato. «Ad oggi sono diciassette le pratiche aperte», continua Case.
Nella delibera che farà il Comune sarà anche indicato a chi spetta firmare il contratto di compravendita: «Anche questo elemento mancava, quando ci è stata affidata tutta la procedura nel 2014», ricorda il presidente del comitato. «Sarà il Comune ad occuparsene». Delle alienazioni si parlerà nel corso dell'assemblea del Comitato, in programma venerdì alle 20.15 alla ex latteria di Bolzano Bellunese.
L'ordine del giorno prevede innanzitutto la trattazione del bilancio, il consuntivo 2015 e il previsionale 2016. Poi si parlerà delle alienazioni e dello stato di avanzamento del progetto di sviluppo dell'area, il Parco di interesse locale. L'amministrazione comunale ritiene che la sede più idonea nella quale affrontare la trattazione del Parco sia il documento preliminare del Pat, e anche la Regione ha confermato che l'impostazione è corretta.
«Speravamo che la procedura fosse più rapida, dalle notizie che avevamo il Comune doveva solo prendere atto della confinazione del territorio ma la Regione ha spiegato che non funziona così», spiega Case. «Prendiamo atto e aspettiamo. Del resto penso sia corretto avere una pianificazione complessiva del Comune quando si parla di un progetto di questa portata».
Il Comitato ha anche in gestione Baita Tovena. Non mancano le idee per valorizzarla, ma prima di tutto c'è da sistemare il tetto: «Ci piove dentro», afferma Case. «Effettueremo la manutenzione straordinaria usando i proventi incassati con le sclassificazioni dei terreni di due-tre anni fa». Terminati i lavori, il Comitato pensa di far vivere la zona di Baita Tovena.
In passato si era parlato di allestire un orto didattico e un percorso nel bosco dedicato ai bambini e ai ragazzi, ma le idee non mancano: «Abbiamo in mente alcune sistemazioni per poter fruire di questo luogo e per far diventare la casera un punto di appoggio per le manifestazioni, ad esempio. Ma è presto per indicare i progetti. Prima di tutto dobbiamo sistemare il tetto».
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