Terza rotonda in 600 metri il Comune è preoccupato

Il trasferimento del supermercato Lidl prevede una rotatoria in via Vittorio Veneto  Ida Bortoluzzi: «Vanno valutati bene gli impatti sul traffico cittadino»

BELLUNO

Via Vittorio Veneto è troppo stretta per realizzare una corsia di canalizzazione del traffico per la svolta a sinistra delle auto. Si fa strada l’ipotesi della rotatoria all’altezza dello svincolo con via Calbo e di fronte all’azienda De Mas. È questa la proposta di Lidl, che si trasferirà proprio nei capannoni che oggi ospitano la De Mas.

Il Comune non può intervenire sulla partita commerciale, perché il supermercato ha una superficie inferiore ai 1500 metri quadrati, ma è preoccupato per la viabilità. Nel tratto di via Vittorio Veneto fra il centro Millennium e l’incrocio con via Bettio e via Mameli ci sono già due rotatorie e un semaforo a chiamata (davanti al Mendoza). Costruire un’altra rotonda, a poco più di 200 metri da quella del Tigotà e a 450 da quella del Millennium, rischia di creare qualche difficoltà al traffico, che già non è propriamente fluido in quella zona della città. Il tema è stato portato ieri sera in commissione urbanistica.

«A gennaio avevamo richiesto ai privati di produrre uno studio sulla viabilità ed è pronto», spiega la presidente della commissione Ida Bortoluzzi. «Dopo qualche mese di silenzio i privati si sono rifatti vivi, dunque pare che l’operazione di trasferimento (De Mas si sposterà a Levego, Lidl in via Vittorio Veneto, ndr) stia procedendo. Vogliamo capire bene gli impatti sulla viabilità».



I problemi sono numerosi. C’è il volume di traffico da considerare. E c’è un monumento, quello che si affaccia su via Calbo, che dovrebbe essere demolito per far spazio ad una rotatoria. «Ma c’è una proprietà intellettuale da rispettare, non stiamo parlando di arredo urbano, come una fioriera, che si può spostare», precisa la Bortoluzzi. «Lo studio sulla viabilità predisposto dai privati evidenzia che via Vittorio Veneto è troppo stretta per creare una corsia di canalizzazione per la svolta a sinistra, ma si possono individuare altre soluzioni».

Con la rotatoria del Tigotà a 200 metri e quella del Millennium a 450, per esempio, si potrebbe mettere un divieto di svolta a sinistra. È una delle soluzioni sulle quali si è discusso ieri sera. «È già stato prodotto un progetto di massima per una rotatoria, chiederemo un progetto di dettaglio che tenga conto anche delle necessità delle attività commerciali esistenti», conclude Ida Bortoluzzi.



Ieri in commissione si è parlato anche della viabilità lungo la Sp1. «Con l’assessore Frison abbiamo incontrato nuovamente gli imprenditori del consorzio Quadrante Levego: sono determinati ad andare avanti con l’autorizzazione che hanno», spiega la Bortoluzzi. Dunque a realizzare la rotatoria per l’accesso all’area artigianale. Vicinissima dovrebbe sorgere la rotonda di interesse pubblico, quella all’incrocio fra Levego vecchia, Levego nuova e la Costa. Il Comune ha infatti trovato un accordo con la Provincia su quest’opera.

«Allo stato attuale rimaniamo con le due rotonde in 76 metri», conclude la presidente della commissione. «Fermo restando che bisogna trovare i fondi per fare quella di interesse pubblico». —



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