Testata al vicino di casa per una discussione «Temevo mi pestasse»

bELLUNO. Una testata al vicino. Paso Ahmetovic l’ha ammessa davanti al giudice Cittolin, ma ha anche fatto capire che si trattava di legittima difesa. Dopo un diverbio, la parte offesa aveva cominciato a correre verso di lui e temeva di essere picchiato. Ecco perché l’ha effettivamente colpito, mandandolo all’ospedale sanguinante.

Non sono mancate le sorprese nemmeno nell’udienza di ieri: durante la deposizione della vittima dell’aggressione, Ahmetovic ha più volte cercato d’intervenire ed è stato fatto allontanare dall’aula dagli agenti della polizia penitenziaria. In un secondo momento, prima che arrivasse il momento tanto atteso dell’esame dell’imputato, è stato richiamato da Cristina Cittolin, per firmare l’accettazione del ritiro della querela.

Non cambia niente ai fini processuali, dal momento che le lesioni aggravate sono procedibili d’ufficio, ma è un piccolo risultato che anche il difensore Mazzucco ha incassato volentieri. Le versioni sui fatti sono state inevitabilmente contrastanti. In un contesto di rapporti tesi, marito e moglie hanno spiegato di essere stati anche pesantemente insultati, perché nel tardo pomeriggio di quel giorno il figlio maschio stava giocando a pallone, poi l’uomo è stato colpito da questa craniata.

Il cittadino croato stava facendo la grigliata e ha sottolineato che il ragazzino disturbava il sonno di uno dei suoi due figli e stava giocando nella sua proprietà. Per questo l’ha invitato a spostarsi di una decina di metri ed è così che sono nate prima la discussione e poi la colluttazione: «Ha cominciato a correre verso di me e pensavo che volesse fare a botte. Immaginavo che stesse per aggredirmi, ecco perché l’ho fermato sferrandogli una testata. Sanguinavo anch’io e ho dovuto a mia volta andare all’ospedale a farmi medicare. Mi è dispiaciuto, perché è una buonissima persona».

Talmente buona da aver stracciato la querela, a patto che sia finita così. Non sono terminati, invece, i testimoni. Nell’udienza del 22 ottobre, sarà sentita la moglie dell’imputato.

Ahmetovic è stato di recente condannato a sei anni e sei mesi per tentato omicidio del consigliere comunale Bruno Longo, ma ci sarà senz’altro un processo d’appello. —

G.S.

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