Tetto del palaghiaccio con sensori di sicurezza

Dopo il rischio crollo evitato con i lavori eseguiti nell’estate del 2016 il Comune ha deciso di installare un sistema di monitoraggio continuo
FELTRE. Monitoraggio continuo del tetto del Palaghiaccio, per sicurezza. Lo ha deciso il Comune per scongiurare il rischio di ritrovarsi nella stessa situazione dell’estate 2016, quando è stato eseguito un intervento di riabilitazione strutturale di otto puntoni su tredici del lato nord – quello che guarda verso Pra’ del Moro – della copertura in legno lamellare dell’impianto.


La sostituzione si era resa obbligatoria a causa dell’elevata umidità presente, che aveva ridotto notevolmente la sezione resistente dei puntoni stessi. «Per evitare il ripetersi di questo problema, si ritiene necessario installare un sistema di monitoraggio per il controllo in esercizio della struttura», è quanto disposto dal Settore gestione del territorio con l’obiettivo di tenere sotto controllo in via permanente il tetto.


In occasione dell’ultimo intervento di manutenzione ordinaria effettuato a carico della cooperativa Feltreghiaccio dalla ditta Ri-Legno di Rovereto (che a suo tempo si è occupata dell’intervento di sostituzione delle otto travature ammalorate), l’azienda ha ribadito la necessità del monitoraggio. Perché, come evidenziato nella relazione protocollata un mese fa dal Comune, «anche se l’attuale quadro non desta nessuna preoccupazione, l’avanzamento del degrado in strutture poco protette e poste in particolari condizioni termo-igrometriche può subire accelerazioni improvvise e imprevedibili».


Per questo, il Comune ha proceduto all’affidamento dell’incarico per l’installazione del sistema di controllo. Costo, 13 mila 664 euro Iva inclusa. L’acquisizione dei dati forniti dai sensori avverrà in modo continuo o comunque con diverse scansioni giornaliere e le eventuali anomalie comportamentali saranno rilevate in tempo reale, generando segnali di attenzione o allarme nel caso in cui determinati parametri superassero soglie prestabilite. Il sistema è composto da una centralina di misura collegata a un set di quattro sensori wireless e relativi elettrodi; un pannello informativo in grado di gestire fino a 32 moduli di monitoraggio e un elemento concentratore dati.


La necessità di tale sistema era già stata evidenziata dalla ditta Ri-Legno l’anno scorso e l’Ufficio fabbricati aveva richiesto un preventivo per l’installazione della strumentazione necessaria a tenere costantemente sotto controllo la condizione dei puntoni. L’azienda aveva inviato un’offerta nella quale si evidenziavano le particolari condizioni della struttura lamellare del Palaghiaccio e l’elevato tasso di umidità relativa del legno, al di sopra dei valori medi. Il Comune l’ha tenuta in stand-by e adesso ha deciso di avviare il monitoraggio non stop.


Raffaele Scottini


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