Thélios pronta a triplicare i volumi

Nicola Brillo
Il piano di sviluppo di Thélios procede secondo le previsioni. Il consiglio di amministrazione della joint venture creata dal gruppo francese del lusso Lvmh (51% del capitale) e dalla bellunese Marcolin Group (il restante 49%) nel settore dell’eyewear ha dato il via libera all’ampliamento dello stabilimento di Longarone. Obiettivo nei prossimi anni è triplicare la produzione di occhiali.
Lanciata nel 2017, Thélios impiega attualmente 372 dipendenti in tutto il mondo (età media 35 anni, che scende a 25 anni nell’area produttiva). Grazie al connubio tra tecnologie avanzate, creatività e know-how, la Manifattura Thélios segue tutta la filiera, in un’ottica di partnership con i marchi: dal brief creativo iniziale al design 3D e alla realizzazione finale, passando per l'elaborazione del prototipo e arrivando fino alla strategia di marketing e alla distribuzione delle collezioni.
«Abbiamo raggiunto risultati soddisfacenti nel nostro primo anno di attività, valorizzando i marchi che ci hanno affidato e facendoli crescere – commenta Giovanni Zoppas, amministratore delegato di Thélios e vice presidente esecutivo di Marcolin Group –. Nei giorni scorsi è stata approvata dal cda dell’azienda la costruzione del secondo blocco di produzione. Stiamo iniziando la fase propedeutica per realizzare il nuovo edificio, che in un anno e mezzo ci consentirà di triplicare la produzione, e proseguiremo con nuove assunzioni».
L’obiettivo futuro della manifattura bellunese è aumentare il portafoglio dei marchi del gruppo Lvmh. Ma Antonio Belloni, direttore generale delegato del gruppo francese, ha sottolineato come la qualità nella lavorazione sarà determinante nell’affidamento di nuove produzioni. Attualmente dalla fabbrica bellunese escono gli occhiali firmati Celine, Kenzo, Loewe e Fred.
La capacità produttiva a pieno regime della fabbrica è di 1,5 milioni di paia di occhiali all’anno. La creazione della nuova fabbrica inaugurata ad aprile 2018 è alla base del progetto Thélios che, in linea con i valori dei marchi Lvmh, mette la lavorazione artigianale al centro: ambiente di lavoro dall'estetica innovativa, esteso per una superficie di ben 8 mila metri quadri. Il tutto realizzato da pannelli in corten e vetrate.
La struttura è inoltre pensata per essere sostenibile ed eco-responsabile, con oltre 2.300 pannelli solari installati sul tetto. «Siamo partiti con uno dei pilastri della concezione di azienda per il gruppo Lvhm – prosegue Zoppas – il modo di lavorare è fondamentale per realizzare prodotti di qualità, il concetto della manifattura è alla base. Ora produciamo per quattro marchi, ed uno nuovo è in arrivo».
La collaborazione tra Longarone e Parigi e le sedi negli Usa ed a Hong Kong è costante. «Il nostro obiettivo è dare un’adeguata risposta a marchi importanti dal punto di vista del design – conclude Giovanni Zoppas – Dall’ispirazione che arriva dal brand dobbiamo però trovare la sua concreta realizzazione: ed è attraverso la collaborazione tra i designer e i tecnici di Longarone che nascono gli occhiali che poi sono indossati in tutto il mondo».
I marchi del colosso del lusso Lvmh sono, tra gli altri, Louis Vuitton, Christian Dior Couture, Loewe, Kenzo, Givenchy, Thomas Pink, Fendi, Emilio Pucci. In tutto sono 70 maison, con un fatturato aggregato di 46,8 miliardi di euro nel 2018, con 156 mila dipendenti. —
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