Thema Optical, addio Cina «L’Italia fa la differenza»

Azzeccata la decisione dei Valmassoi di riportare la produzione in Cadore «Ci mancava la fascia del lusso». In quattro anni dipendenti cresciuti da 15 a 55
Di Stefano Vietina

DOMEGGE. I numeri danno ragione a chi ha deciso di tornare a produrre occhiali in Italia. È il caso della Thema Optical di Domegge, della famiglia Valmassoi, che occupa 55 addetti (quadruplicati in quattro anni), produce un milione di pezzi all'anno ed ha chiuso il 2015 con 15 milioni di fatturato (+25% sul 2014). Il tutto grazie a una strategia di crescita produttiva nel nostro paese e ad un orizzonte di vendita internazionale, dove distribuisce il 45% del prodotto.

«La scelta», spiega Riccardo Piazza, assistente alla direzione, «è stata quella di tornare a produrre in Italia per differenziare l'offerta e completarla con quanto ancora ci mancava, ovvero la fascia alta e il lusso. Inoltre, producendo in Italia, abbiamo sviluppato tecnologie molto interessanti che ovviamente in Cina non avremmo avuto modo di garantire».

Due anni e mezzo fa (agosto 2013) l'inaugurazione della nuova sede di via Risorgimento a Domegge, il palazzo di vetro (ex Fedon) che ha consentito di allocare al meglio gli uffici amministrativi e il magazzino, mentre continua a essere operativa la sede storica di via Gei, dove si effettua la produzione.

L'apertura del nuovo stabilimento fu anche l'occasione per festeggiare i venti anni dell'azienda, fondata nel 1993 da Giorgio Valmassoi, che oggi ne è il presidente e la guida insieme al figlio Roberto, direttore generale, mentre la figlia Giulia segue la rete commerciale negli Stati Uniti. Per diversi anni la Thema Optical è stata una commerciale, importando minuterie e occhiali dalla Cina; poi la decisione di riportare la produzione qui. E di sviluppare anche servizi per ottici, produzione on demand per ottici e catene di negozi, prodotti customizzati, accanto ovviamente a linee proprie che si prendono la gran parte della produzione.

«Diamo ai nostri clienti», prosegue Piazza, «la possibilità di “creare” un loro prodotto customizzato, scegliendo fra 23 modelli, 100 colori di frontali, 30 di aste. Così oggi Thema Optical è leader nel mercato private label (linee esclusive realizzate per aziende di fama ed a loro riservate), con sette linee esclusive nostre, produzioni dedicate ed on-demand. Attraverso una distribuzione diretta in Europa e in Nord America, con 50 agenti che operano nelle varie aree geografiche, ad iniziare dall'Europa».

Fra i clienti tanti nomi di spicco, fra cui anche la Green Vision, con la sua linea iGreen. Fra le linee proprie, ci sono la “Giorgio Valmassoi”, “Philosopheyes” e la “Foves 1965”, «che abbiamo rilevato due anni fa, una linea storica del Cadore, per proporre un prodotto di nicchia realizzato in maniera tradizionale, col pantografo».

Così Thema Optical arriva a produrre in un anno oltre un milione di occhiali, con un fatturato che nel 2015 ha toccato i 15 milioni di euro (+ 25%). L'Italia è il mercato che ancora oggi assorbe la maggior parte della produzione, circa il 55%; poi ci sono paesi con distribuzione diretta, come gli Usa, seguiti da Giulia Valmassoi, Germania, Spagna Francia, Portogallo, Inghilterra.

I dipendenti sono cresciuti in quattro anni da 15 a 55, con un'età media sotto i trenta anni, anche nelle figure di responsabilità. Una ben precisa scelta aziendale, quella di accrescere il numero dei collaboratori inserendo giovani preparati, ma soprattutto motivati, che sviluppino il lavoro anche nel campo tecnologico e siano disposti ad incrementare costantemente la loro professionalità.

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