Tib senza stagione teatrale «Siamo in gravi difficoltà»
BELLUNO. Nessuna stagione teatrale, quest’anno, per il Tib Teatro.
Lo ha annunciato l’altro ieri ai suoi abbonati la direttrice artistica della cooperativa Daniela Nicosia evidenziando come «in totale assenza di finanziamenti e tra un mare di polemiche, una stagione creata con amore e sacrifici, è andata assottigliandosi sempre più», tanto che «quest’anno non potrà esserci al di là delle nostre volontà e dei nostri desideri».
Una notizia che avrà lasciato senza parole gli amici del Tib, che individua anche nelle vicende susseguitesi in questi anni nel comune di Belluno intorno alla gestione del teatro comunale una delle cause dei suoi problemi insieme alla ristrette risorse disponibili. «Il Tib è in gravissime difficoltà», ammette Nicosia, «per quanto, come sapete, ha sopportato in questi anni e per aver creduto in un progetto culturale ampio per il teatro della nostra città e investito, per realizzarlo, proprie economie e risorse umane».
La direttrice non senza polemica, passa in rassegna la storia recente: «Dal lontano 1999 ho profuso con amore le mie energie e competenze per la direzione artistica della stagione di prosa della nostra città, prima per il Comune di Belluno e poi per la Fondazione Teatri fino al 2010, poi negli ultimi quattro anni per il Tib, che da solo, senza alcun sostegno pubblico, ha inteso con determinazione e tenacia, dare continuità a un progetto culturale grande, nel rispetto di tutti. Per 15 anni ho curato con dedizione la stagione di prosa del teatro, assumendomi la responsabilità di scegliere per la nostra comunità tra le migliori proposte artistiche nazionali».
Che fosse nell’aria questa decisione della cooperativa, era evidente, visto che ad oggi non era stato ancora presentato il cartellone teatrale della stagione 2014-2015, se non quello relativo ai bambini “Comincio dai 3”.
Cade dalle nuvole (ma non troppo) il presidente dimissionario della Fondazione Teatri, Renzo Poloni che commenta: «Io non so nulla di questa decisione, ma ognuno è libero di fare le proprie scelte in base alle quali, una volta che saranno ufficializzate, noi prenderemo i provvedimenti del caso, ma nell’esclusivo interesse della cittadinanza. Il fatto», prosegue Poloni, «è che la Fondazione avendo preso in carico anche i servizi di gestione del teatro ora è autonoma e sta gestendo la partita del teatro in maniera egregia. Sto realizzando l’obiettivo datomi dall’amministrazione comunale, da me e dai cittadini condiviso, cioè mettere il teatro a disposizione di tutti, favorendo un uso privilegiato dei residenti».
Per Poloni la mancata presentazione di una stagione teatrale non dovrebbe cambiare i rapporti del Tib all’interno della residenza teatrale anche se molto potrebbe dipendere dall’atteggiamento della cooperativa verso la Fondazione o l’amministrazione comunale.
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