Tiene l’export, aumenta l’occupazione precaria
BELLUNO. Tiene l’export, aumentano occupazione e turismo. Sono dati positivi quelli che arrivano dai primi nove mesi del 2017, come evidenziato dai dati di Camera di commercio e Provincia di Belluno....
20051129 - ROMA - ECO : OCSE: ITALIA; BENE L' OCCUPAZIONE, MA SERVONO ALTRE RIFORME..Un lavoratore metalmeccanico in una fabbrica di Bologna in un'immagine di archivio dell' 8 luglio 2005. ..L' Ocse esprime una valutazione positiva sulla situazione del mercato del lavoro in Italia, che riflette fra l' altro la messa in regola continua degli immigrati ed il completamento dell' ultima fase delle riforme in questo settore. Per il 2006 e il 2007, peraltro, e' atteso un rallentamento, dal momento che non sono in cantiere ulteriori novita' normative, finalizzare a stimolare la crescita degli occupati...GIORGIO BENVENUTI-ARCHIVIO / ANSA / PAL
BELLUNO. Tiene l’export, aumentano occupazione e turismo. Sono dati positivi quelli che arrivano dai primi nove mesi del 2017, come evidenziato dai dati di Camera di commercio e Provincia di Belluno. «Il trend è di crescita», commenta il presidente dell’ente camerale Mario Pozza. «Se escludiamo l’occhialeria, settore a se stante, anche il metalmeccanico sta andando bene».
Export.
Nel terzo trimestre 2017, rispetto allo stesso periodo del 2016, «l’export complessivo è cresciuto dello 0,9%. Anche l’occhialeria tiene, nonostante i risultati non siano più a doppia cifra come gli anni scorsi», precisa Pozza. «Il comparto dell’occhiale rappresenta il 72% dell’export del Bellunese, vale a dire due miliardi di euro. Al secondo posto troviamo, per le esportazioni, i macchinari industriali con una crescita del 6,6%. Quindi, si può dire che il manifatturiero tecnologico è l’ambito che sta tirando di più in provincia».
Occupazione e contratti.
Secondo i dati del centro statistico della Provincia (confrontano i periodi ottobre 2015-settembre 2016 e ottobre 2016-settembre 2017, l’occupazione conferma la ripresa, anche se a predominare sono ancora una volta i contratti a termine (passati da 19.237 a 24.176), di apprendistato (da 819 a 1.021), o di somministrazione (da 6.865 a 7.558). Calano quelli a tempo indeterminato (da 8.059 a 6.419). «Un dato giustificato dal fatto che, non essendoci più incentivi all’assunzione per le aziende, si punta a tipologie di impiego a tempo», commenta la dirigente provinciale del settore Gabriella Faoro. Dall’ottobre 2016 al settembre 2017 in provincia si sono guadagnati 485 posti di lavoro, con picchi di occupazione nei mesi legati perlopiù alla stagionalità delle attività turistiche (giugno -497 disoccupati e agosto -539).
Donne.
Il numero delle donne disoccupate ha cominciato a diminuire da settembre 2016 (sono passate da 3.400 a meno di 3.200), anche se in misura minore rispetto ai maschi.
Classi di età.
La diminuzione dei disoccupati non solo è presente nella classe più giovane cioè dai 18 ai 29 anni (da 1.571 a 1.403), ma anche nelle altre classi di età (da 30 a 39 anni passa da 1.456 a 1.370; dai 50 ai 59 da 1.495 a 1.451). Aumentano i disoccupati, invece, tra gli over 60 (da 778 dell’ottobre 2015-settembre 2016 a 783 dall’ottobre 2016-settembre 2017).
Avviamenti.
Diminuiscono i contratti dell’occhialeria, che nel 2015 aveva utilizzato i vantaggi del jobs act nel 2015 (erano stati stipulati 4.512 contratti totali, 1.360 a tempo indeterminato). Per l’alberghiero e la ristorazione (da 8.467 a 10.946), e il metalmeccanico (da 5.402 a 5.863) si osserva una crescita di avviamenti.
(p.d.a.)
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