Timori dei pendolari «Serve integrazione»
BELLUNO. La nomina del nuovo amministratore delegato di Dolomitibus, Stefano Rossi, che arriva direttamente da BusItalia, apre molte speranze tra i pendolari ma anche molte perplessità sul futuro del trasporto pubblico locale e dell’integrazione tra gomma e rotaia, anche in vista della gara regionale prevista per quest’anno.
«Che il Gruppo Ferrovie dello Stato stia mettendo le mani anche sulla gomma bellunese, potrebbe essere una cosa positiva, se c’è la volontà di fare le cose bene», dice il referente di Binari Quotidiani, Lucio D’Alberto che si dice però preoccupato «che se BusItalia e Ferrovie di Stato prendono in mano il trasporto su gomma al posto di Dolomitibus, non ci sarà più la conflittualità tra corse di autobus e corse di treni in contemporanea sulla stessa tratta come ora, ma potrebbero aumentere i bus e diminuire i treni. Addirittura la Belluno-Calalzo potrebbe essere percorsa su gomma, rendendo desueta la rotaia e questo sarebbe davvero un peccato».
Per Binariquotidiani l’ideale sarebbe tenere «il treno come preferenziale per i collegamenti in provincia e fuori, mentre nei paesi si dovrebbe potenziare il trasporto su gomma. Anche perché», precisa D’Alberto, «avere più autobus sulle strade significa intasare la circolazione oltre che inquinare. E poi tramite gomma si va davvero più veloci? O è più rapido andare con mezzi propri?».
Per TreniBelluno, invece, bisogna avere speranza. «Il fatto che l’amministratore delegato di Dolomitibus venga a BusItalia dovrebbe dare garanzia di una giusta esperienza per dare il via all’integrazione ferro-gomma, vero snodo del Tpl, anche perchè puntare tutto sulla gomma non avrebbe senso in questi anni. Speriamo, però, di non essere delusi, e che si apra quanto prima una rimodulazione degli orari e delle frequenze delle corse in vista delle gare». (p.d.a.)
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