Tiziano Vecellio torna a casa: gli Uffizi dicono sì al prestito

Due opere, un autoritratto del celebre pittore e un suo ritratto di bottega, verranno esposte nella casa natale dell’artista durante la prossima estate



Tiziano torna a casa per l’estate. È arrivato ieri il via libera definitivo, da parte del museo degli Uffizi di Firenze, al prestito di due opere ai musei della Magnifica Comunità di Cadore. Si tratta di un autoritratto di Tiziano e del Ritratto di Tiziano di scuola nordica.

La Magnifica aveva esplorato la possibilità di ottenere il presto all’inizio di quest’anno, presentando un progetto che è piaciuto agli Uffizi, tanto che la disponibilità è arrivata in tempi abbastanza rapidi. I due quadri potranno restare a Pieve di Cadore per due mesi e verranno esposti alla Casa del Tiziano per una mostra d’eccezione organizzata nell’ambito delle manifestazioni per l’Estate Tizianesca.

«Siamo entusiasti per questa notizia», spiega Renzo Bortolot, presidente della Magnifica. Organizzeremo una mostra che aprirà tra fine luglio e inizio agosto e terremo i due quadri per tutto il tempo possibile. Si tratta di due opere che facevano parte della collezione di Tiziano l’Oratore, che era parente di Tiziano Vecellio e che sono rimasti a Pieve fino al ’700, quando andarono all’asta. Verranno esposti nella casa natale di Tiziano Vecellio, dove verranno presentati nell’ambito di un percorso scientifico e storico. Ringrazio tutti quelli che hanno contribuito al progetto, in particolare il direttore dei nostri musei, Matteo Da Deppo e la Fondazione Tiziano».

A favorire i contatti è stato il Questore della Camera, cioè il deputato bellunese del Movimento 5 Stelle, Federico D’Incà: «Sono estremamente soddisfatto per il grande risultato ottenuto, frutto di mesi di lavoro che hanno permesso di riportare le opere attribuite al Tiziano e alla sua bottega nella sua casa natale. Sono convinto che la cultura rappresenti un grande volano per l’intera comunità del Cadore e questa “vittoria” è l’inizio di un’importante trasformazione. Sollecitato da Matteo Da Deppo, che mi ha illustrato il lavoro di ricerca svolto da una équipe di esperti attorno a un atto di testamento del Cav. Tiziano Vecellio, notaio ma soprattutto omonimo cugino del pittore Tiziano, riguardante alcuni quadri presenti a Pieve di Cadore e oggi conservati agli Uffizi. Ho subito condiviso l’idea di costruire un percorso di valorizzazione di quelle opere giacenti nei magazzini del museo fiorentino e che avrebbero potuto rappresentare un valore aggiunto per tutto il territorio della provincia di Belluno».

«Sono sicuro che la proposta porterà ad una crescita culturale e turistica per il Cadore», prosegue D’Incà, «un grande esempio per allargare e far fruttare l’enorme patrimonio nazionale nascosto italiano, producendo un indotto territoriale nel Cadore grazie al turismo culturale. Inoltre, andrebbe a incentivare i lavori in rete tra istituzioni notevolmente diverse sotto il profilo delle possibilità, portandoci a circuiti internazionali oggi non raggiungibili». Il deputato bellunese precisa: «Mi sono subito attivato scrivendo al direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, illustrando la proposta espositiva che vorremmo allestire presso la Casa natale di Tiziano Vecellio. Il direttore ha preso a cuore l’iniziativa è ora siamo arrivati al buon esito di questa operazione». —



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