Tofana e Falzarego, eseguiti 656 interventi
CORTINA. Si corre troppo, ma almeno il casco non è più un semplice optional per gli sciatori. È quanto emerge dai dati snocciolati dall’ispettore capo Paolo De Zordo e dal vice sovrintendente Alessandro Marchi, rispettivamente capopattuglia del soccorso piste in Tofana e sul passo Falzarego, pronti a ricordare come, complice anche l’evoluzione dei materiali, «sulle piste dove svolgiamo servizio è ormai difficile andare sotto i 40-50 chilometri orari e la velocità è sempre un problema», ha spiegato De Zordo. «Per fortuna gli sciatori che scelgono la Tofana e il Falzarego, proprio per tipologia delle piste, sono tutti molto esperti. E prudenti: 34 scontri tra sciatori e 5 impatti contro ostacoli fissi sono numeri nel complesso bassi».
Buona condotta, quella mostrata dagli sciatori, confermata anche dalle sole 17 multe elevate nella stagione 2014/15. «Un anno fa le contravvenzioni erano state 123», ha proseguito De Zordo. «In media facciamo un intervento ogni 6 mila passaggi, su un totale di circa 3 milioni di passaggi a stagione. Ma se consideriamo che uno sciatore fa in media 10 passaggi sulle piste, il conto è presto fatto: un infortunio ogni 600 sciatori».
Sui 109 interventi effettuati dagli uomini del soccorso piste in servizio sul Falzarego, invece, «in 107 casi eravamo in presenza di sciatori muniti di casco: un dato confortante, ma resta il problema della segnaletica ignorata. Delle 17 multe elevate, infatti, la maggioranza sono legate alla mancata osservazione degli avvisi a bordo pista».
Tra gli incidenti più significativi quello del 4 febbraio, quando una 17enne polacca, cadendo, si era lesionata una vertebra cervicale. «Un impatto molto violento, tale da frantumare il casco», spiega ancora De Zordo». Se non lo avesse indossato si sarebbe probabilmente trattato di un decesso».
A gennaio, invece, un persona è stata colpita da un ictus sul Falzarego, rifiutando però il trasporto in ospedale. «Nonostante la volontà dello sciatore», ricorda Marchi, «abbiamo chiamato l’elicottero, c’erano evidenti segni di una paralisi al volto. Una scelta tempestiva, che ha evitato danni permanenti alla persona».
Quelli che rischia, invece, il 72enne tedesco, senza casco, caduto lo scorso 2 aprile sulla Forcella Rossa, in Tofana. «È scivolato per 70 metri fuori pista», ha aggiunto De Zordo, «poi per altri 100 in pista. Lo sciatore, purtroppo, rischia danni cerebrali permanenti». (ma.ce.)
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