Tolta la casa, l’Ater replica «Gestì tutto il Comune»
BELLUNO. Non fu l’Ater ma «il Comune ad emettere il provvedimento di decadenza: l’Ater ha solo chiesto che il Comune portasse a termine il procedimento avviato nel 1994, atto dovuto al momento della richiesta di acquisto a prezzi agevolati poiché una procedura incompleta, a fronte del rilevante beneficio per l’inquilina, poteva essere non esente da conseguenze».
Replica così l’azienda per l’edilizia residenziale di Belluno in merito alla vicenda della donna residente a Longarone che ha vinto il ricorso al Tar contro la decadenza dell’assegnazione dell’alloggio popolare. L’azienda precisa come il Comune di Longarone «aveva disposto la decadenza e il parere del Tar è arrivato dopo otto anni e in questo tempo la signora non ha mai perso la casa, come invece qualcuno vuol far credere, visto che è tuttora inquilina dell’appartamento dell’Ater. Il Comune non ha dato seguito alla richiesta di accertamenti e al procedimento di decadenza che avrebbe dovuto compiere e solo dietro sollecito», concludono dall’azienda. «Inoltre ha emesso il provvedimento di sfratto senza darvi esecuzione».
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