Tombini rumorosi, arriva il silenziatore

Il Comune di Feltre interverrà sui coperchi che vibrano al passaggio dei veicoli, sarà contratto un mutuo per sistemare via Cassie 

FELTRE. Il Comune mette il silenziatore ai tombini che rimbombano sotto il passaggio dei veicoli in modo fastidioso per chi abita nelle vicinanze. Nell’ambito delle opere di sistemazione ordinaria delle strade, è necessario intervenire per l’eliminazione dei rumori molesti dovuti a vibrazione per il transito di mezzi in corrispondenza di caditoie e chiusini metallici della rete fognaria e del sistema di illuminazione pubblica. Per questo il Settore gestione del territorio ha predisposto l’acquisto di materiale edile per trattamenti anti rumore sui pozzetti, nello specifico malta tecnica ad alta resistenza e a rapido indurimento, e resina cosiddetta “polimerica bicomponente” che elimina le vibrazioni di chiusini e caditoie.

La fornitura è stata commissionata alla ditta Beton Asfalti di Trento per 1.302 euro tra sacchi di malta tecnica e resina per i trattamenti antirumore, che saranno effettuati dagli operai municipali. Una soluzione rapida per evitare il “tam tam” metallico determinato dal basculamento del coperchio sollecitato dal traffico. È l’ultima novità in campo di manutenzione delle strade. «Ci sono alcune zone in cui i cittadini chiedono di mitigare l’impatto acustico», spiega l’assessore ai lavori pubblici Adis Zatta. «Si interverrà a seconda delle necessità lungo le strade dove abbiamo le maggiori segnalazioni, per esempio via Fusinato e la zona di Borgo Ruga».

Voltando pagina, ma sempre in tema di viabilità, il Comune ha avviato la procedura per contrarre il prestito di 110 mila euro con la Cassa depositi e prestiti per la sistemazione di via Cassie, la strada che da viale Pedavena gira internamente verso Sega Bassa, fino al ponticello sul Colmeda che fa da confine tra Feltre e Pedavena. È uno dei punti neri della viabilità, il tracciato versa in pessime condizioni e presenta due problemi da risolvere: lo smaltimento delle acque piovane, che saranno incanalate verso la roggia dei mulini, e il rifacimento del manto stradale pieno di buche, che verrà asfaltato e ricalibrato, compresi gli allargamenti nei punti dove sarà possibile.

Per farlo, è necessario procedere all’acquisizione delle aree ai lati della carreggiata, che sono private. Servono le autorizzazioni e se tutti i residenti le daranno gratuitamente (come si aspetta l’amministrazione), l’iter per l’inizio dei lavori potrà accelerare. L’alternativa è fare gli espropri. «In questi giorni stanno partendo le lettere per chiedere ai privati la cessione bonaria», dice l’assessore Zatta. «Per procedere all’esecuzione dell’opera, dobbiamo avere la disponibilità delle aree».

Raffaele Scottini

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