“Top 500”, inserto e convegno sull’economia del Bellunese

Analizzare nel dettaglio dei numeri il mondo dell’impresa, che fa sistema e che rappresenta la spina dorsale dell’economia di un territorio. È questo l’obiettivo della ricerca “Top500 – Le imprese di Belluno e provincia”, promossa dal nostro giornale in collaborazione con l’Università di Padova, PwC e Confindustria Belluno Dolomiti, che verrà presentata martedì 19 novembre in un convegno aperto al pubblico, a partire dalle 17, al Park Hotel Villa Carpenada.
L’incontro sarà introdotto dal direttore del Corriere delle Alpi Paolo Possamai e da Filippo Zagagnin, PwC Partner; seguirà un intervento su “Le performance delle imprese di Belluno e provincia” di Antonio Parbonetti, professore ordinario del Dipartimento Scienze Economiche e Aziendali dell’Università di Padova, e di Alessandro Curri, PwC Associate Partner.
Quindi lo stesso Possamai modererà una tavola rotonda alla quale parteciperanno quattro imprenditori: Stefano Bellò, amministratore delegato di Clivet Spa, Massimo Renon, amministratore delegato di Marcolin Spa, Massimo Slaviero, amministratore delegato di Unifarco Spa, e Laura Trevisson, vice residente di Meccanostampi. È poi previsto l’intervento di Giovanni Lo Storto, Direttore generale della Luiss “Guido Carli”, mentre la chiusura sarà affidata a Lorraine Berton, presidente di Confindustria Belluno Dolomiti.
Le imprese bellunesi, quindi, si presentano con fatturati e bilanci, riferiti al 2018, ma anche con le loro strategie che, nel fascicolo di presentazione della ricerca, in edicola grati con il nostro giornale mercoledì 20, saranno analizzate attraverso interviste e commenti. Si sfata, in questo modo, la considerazione che i bellunesi, da sempre capaci di fare le cose e di farle bene, non sappiano raccontarsi, difettino nel divulgare il loro sapere, perdendo in tal modo la possibilità di valorizzare il loro modo di fare impresa ed anche la possibilità di “fare scuola” per le nuove generazioni.
Si tratta della seconda edizione della ricerca. Dalla prima, che prendeva in considerazione i numeri del 2017 ed è stata presentata nel febbraio scorso, molte cose sono accadute; una su tutte, l’assegnazione a Cortina, insieme a Milano, delle Olimpiadi invernali 2026. Un’occasione storica, visto che questo appuntamento sportivo di rilievo mondiale porrà la montagna bellunese, e tutta la provincia, al centro dell’attenzione internazionale; farà convergere sul territorio consistenti investimenti; sarà occasione di un considerevole sviluppo improntato alla sostenibilità.
Una carta quindi da giocare al meglio affinché il passaggio delle Olimpiadi lasci dietro di sé una montagna più ricca a livello infrastrutturale e quindi più pronta ad affrontare le sfide del futuro, ad iniziare dalla improrogabile lotta alla piaga dello spopolamento. Proprio in occasione della presentazione della prima ricerca promossa dal nostro giornale, Lorraine Berton, presidente di Confindustria, oltre a lanciare un appello a “fare squadra per decidere insieme il nostro destino”, aveva annunciato al volontà di portare a Belluno la Luiss per creare una business school bellunese. Il progetto è diventato realtà a conferma che la macchina del sistema-Belluno sta marciando.
L’appuntamento di martedì 19 novembre sarà l’occasione di dibattere di questi e di altri temi, di dare uno sguardo approfondito ai risultati dell’esercizio 2018, di valutare gli scenari che si stanno profilando e di proiettarsi verso il 2020. —
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