Torna dall’escursione e si sente male: infarto stronca la vita a 52enne
FALCADE
Si è sentito male in prossimità del rifugio. Un dolore al petto, difficoltà a respirare. È morto appena arrivato all’ospedale San Martino di Belluno, dov’è stato elitrasportato con urgenza nel tentativo di salvargli la vita. Un uomo di 52 anni residente in provincia di Ravenna, R.C.C., era di ritorno da un’escursione sulla Forca Rossa quando si è sentito male. I gestori del rifugio Flora Alpina lo hanno accompagnato all’interno della struttura, dandogli una prima assistenza, mentre la moglie contattava il 118 per chiedere aiuto. . Le sue condizioni sono peggiorate con il passare dei minuti. I medici lo hanno imbarcato, destinazione ospedale San Martino, ma una volta atterrato l’elicottero è stato constatato il decesso dell’uomo.
Alpinisti in difficoltà
Quella di ieri è stata una giornata densa di interventi per l’elicottero. Sulle piste di Falcade una donna di Arezzo di 69 anni si è rotta il femore cadendo.
Sulle Tre Cime, invece, l’elicottero ha salvato due alpinisti in difficoltà. L’allarme è scattato alle 15.40. Dopo aver scalato la Cassin alla Piccolissima, durante le calate di rientro nel canale tra la Piccolissima e la Frida le corde dei rocciatori, trentenni bresciani, sono rimaste incastrate impedendo loro di progredire. Il punto in cui si trovavano non permetteva un recupero con il verricello, quindi l’eliambulanza è volata a imbarcare due tecnici del Soccorso alpino di Auronzo e li ha sbarcati in cima alla Piccolissima.
I soccorritori si sono calati per 150 metri, hanno liberato i due alpinisti aiutandoli a scendere fino in fondo al canale, da dove sono rientrati al Rifugio Auronzo. Lì si trovava un'altra squadra con il quad.
Un altro intervento del Soccorso alpino si è svolto sabato sera. Alle 22.50 i soccorritori della stazione di Belluno sono andati con la jeep ad aiutare E.D., 27enne di Feltre, scivolata sul ghiaccio tra la Casera e Malga Faverghera. La ragazza è stata accompagnata all’ospedale con un trauma alla caviglia. —
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi