Torneo annullato a Borgo Piave: «Strada di accesso pericolosa»

Troppe buche, il campo sportivo gestito dall’Usd Piave è quasi irraggiungibile. L’allarme del presidente De Bon: «Dopo anni ancora non si trova la soluzione»



«La strada che porta al campo di Borgo Piave, a Belluno, versa in condizioni vergognose. A percorrerla ci si distrugge la macchina. Siamo arrivati ad un punto tale da dover annullare il raggruppamento per i Pulcini che avremmo dovuto ospitare sabato».

A lanciare l’allarme è il presidente dell’Usd Piave, Daniele De Bon. «Sono anni che il problema sussiste ed abbiamo sempre cercato di risolverlo con piccole opere di manutenzione fatte dalla società: pala, carriola e ghiaia per riempire le buche. Ma si tratta di sistemazioni che durano cinque giorni e, alla prima pioggia, vengono portate via. Sono architetto di formazione e conosco i problemi di quella strada: si trova in zona demaniale e, ogni volta che abbiamo presentato il problema, abbiamo assistito ad un rimbalzo di responsabilità tra demanio, genio civile e Comune. E, sia chiaro, la nostra non è affatto una polemica verso questa amministrazione».

Ora però il problema, che non interessa solo la società di calcio guidata da De Bon, si è reso insostenibile. «Quella strada è percorsa anche per chi frequenta il circolo di pesca, da chi raggiunge il Piave e dalla parrocchia, che specialmente in estate si appoggia alle strutture del Piave e del circolo. Negli anni, noi che la percorriamo regolarmente ci abbiamo rimesso le sospensioni della macchina, tanto per dare un’idea. La situazione è precipitata l’anno scorso, dopo Vaia. In questi mesi il transito continuo dei mezzi pesanti che, giustamente, si recano al Piave per le opere di risistemazione, ha danneggiato ulteriormente la strada».

Qualche passo, in realtà, era è stato fatto. «Un mese fa è stato steso dello stabilizzante, un terriccio con ghiaia che serve appunto a stabilizzare il terreno, sulle prime due discese, in vista della riasfaltatura. Ma l’asfaltatura non c’è stata. La nostra temo sia una battaglia coi mulini a vento. Però mi chiedo: è possibile che non sin riesca a trovare una soluzione a questo problema? È possibile che non ci sia mai stato proposto di trasferirci da un’altra parte per consentire di effettuare dei lavori? Sono certo che qualsiasi famiglia sarebbe disposta a rinunciare per un mese a quel campo, a fronte dei lavori di sistemazione».

Il punto più basso è stato toccato questa settimana con la rinuncia ad ospitare il raggruppamento Figc. «Stiamo facendo il possibile per crescere come società, basti vedere l’investimento di Pian Longhi per far giocare prima squadra ed Esordienti. Abbiamo provato fino all’ultimo a sistemare noi il tratto di strada, ma la pioggia di domenica ha vanificato tutto. Per noi dover annullare il raggruppamento per un motivo banale come quello di una strada è davvero un fallimento. Ma ci vergognavamo a far percorrere quella strada a cento famiglie». —

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