Torre dell’Orologio via libera ai lavori per tetto e serramenti

L’intervento di 80mila euro finanziato dall’Interreg Si inizia il recupero del castello, nel 2018 tocca al Campanon
FELTRE. Entro fine anno è prevista l’apertura del cantiere per il recupero della Torre dell’Orologio, un intervento da ottantamila euro finanziato con i fondi trasfrontalieri Interreg V Italia-Austria. Che consente da un lato di mettere in sicurezza il manufatto, transennato da anni per pericolo di crolli. Dall’altro di fare da apripista all’intera operazione “castello di Alboino” che si inizia appunto con un restauro della torre e procede, il prossimo anno, con l’intervento sulla torre del Campanon che potrà essere aperta al pubblico, per un investimento di circa trecentomila euro. A presentare il primo lotto, quello del recupero della torre dell’Orologio, sono stati gli assessori Adis Zatta e Alessandro Del Bianco.


Dal punto di vista tecnico, ha detto l’assessore ai lavori pubblici Zatta, «sarà rifatto completamente il manto di copertura e saranno sostituite alcune parti di lattoneria. Saranno posti poi degli scuri mobili per proteggere l’interno dalle intemperie e dall’intrusione di volatili e sarà messo in sicurezza anche il percorso di accesso al sito panoramico, ossia il terrazzino che in passato concludeva le pertinenze di Radio Feltre e che si affaccia sull’area delle fontane Lombardesche».


Dal punto di vista archeologico, o meglio medioevale, l’assessore a cultura e istruzione Alessandro Del Bianco, ha prospettato l’intervento restaurativo della mezzaluna, sulla datazione e provenienza della quale resterebbe ancora aperto il dibattito scientifico, e il recupero dell’iscrizione trecentesca «in carattere gotici, che si fa risalire a Cangrande della Scala considerato che fra le Signorie approdate a Feltre, quella degli Scaligeri è documentata e fra le più accreditate. Oltre a questa iscrizione, saranno recuperate tutte le altre, facendo valere il testo di Pietro Rugo, molte delle quali, attualmente, risultano “scalpellate”. Questa partita rientra nel secondo lotto dei lavori, quelli del recupero della torre Campanon».


Il cantiere in Cittadella è dunque senza soluzione di continuità, al pari del progetto avviato e ripreso dalla stessa amministrazione. È ben avviato l’intervento da 325 mila euro per il rifacimento dell’impianto di illuminazione di via Luzzo. Le attuali lanterne verranno ristrutturate in una veste nuova, non più per fare luce – che sarà sostituita da proiettori a led sotto il tetto dei palazzi – ma per il recupero dell’oggetto. Inoltre, la luce cambierà colore a seconda della temperatura esterna. L’interruttore potrebbe accendersi appena prima del recupero dell’Orologio.
(l. m.)


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