Toscani-Bond contro i comitati: «Strumentalizzazione»
BELLUNO. «C’è una chiara strumentalizzazione politica in atto con la rottura di un fronte soprattutto a sinistra. È intollerabile però che in questa lotta si giochi con la salute dei cittadini». «Il tempo è solitamente galantuomo e basterà qualche mese per constatare l’infondatezza delle accuse mosse dai comitati in materia sanitaria».
Netta presa di posizione dei consiglieri regionali Dario Bond (Pdl) e Matteo Toscani (Lega Nord) sulle dichiarazioni, i timori e le accuse mosse dai comitati relativamente ai danni alla sanità bellunese con le nuove schede ospedaliere.
«I numeri e i fatti dimostrano che le schede ospedaliere hanno confermato la specificità sanitaria del Bellunese: se da un lato il numero di posti letto in provincia è rimasto complessivamente inalterato, dall’altro sono state create nuove apicalità al passo con i tempi e con le esigenze epidemiologiche del territorio, come per la lotta ai tumori. A Belluno sono stati riconosciuti nuovi servizi e nuove Usd, dall’ematologia alla reumatologia, passando per la presenza di un laboratorio di emodinamica interventistica h 24. Feltre non solo diventerà polo regionale di chirurgia oncologica gastrointestinale ma avrà anche due nuovi primariati di oncologia e urologia. Quanto a Pieve di Cadore e Agordo i risultati sono evidenti: per il primo è stato blindato il Suem 118, per il secondo è stata potenziata l’area chirurgica con il riconoscimento del regime di week-surgery multidisciplinare. Al centro di riabilitazione di Lamon sono stati assegnati nuovi posti letto, così come ad Auronzo per l’alcologia. Mi chiedo – ma ovviamente la domanda è ingenua – cosa spinga questi signori a parlare addirittura di chiusura, ingenerando un panico ingiustificato. Sono pure e semplici farneticazioni».
Parla di «prezioso lavoro trasversale e i risultati sono sicuramente importanti e positivi. Muovere critiche generiche o limitate alla perdita di qualche posto letto significa scarsa conoscenza della materia e voglia di polemica fine a se stessa», dice Toscani che se la prende con il sindaco di Pieve di Cadore Maria Antonia Ciotti. «Il suo allarmismo è intollerabile, in quanto mistifica la realtà. Mistificare Trentino e Alto Adige non va bene visto che qui già da tempo c’è un sistema come quello che partirà in Veneto con le nuove schede».
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