Tosi: «Non possiamo regalare milioni a Roma»

Il segretario veneto della Lega ieri a Belluno per sostenere la raccolta firme «No all’abolizione delle Province e capisco le spinte referendarie dei Comuni»

BELLUNO. «Faremo una battaglia durissima contro il decreto “salva Roma” che va a sanare chi ha governato male. Non possiamo regalare milioni di euro così. Basta considerare che Belluno dovrebbe sborsare un milione di euro: non si premia chi spreca, proprio ora che il territorio è alla prese con l’emergenza maltempo». Il sindaco di Verona, Flavio Tosi ieri mattina presente al gazebo della Lega Nord in piazza dei Martiri, si è soffermato a parlare anche delle spinte autonomiste.

Arrivato poco prima delle 10 si è trattenuto per circa due ore, facendo anche un breve giro al mercato accompagnato dal segretario provinciale bellunese Leonardo Colle (che ha ribadito la sua contrarietà all’arrivo di profughi nel Bellunese, vista la crisi) e dalla senatrice Raffaela Bellot (che si è detta pronta alla battaglia anche contro il decreto Delrio sulle Province).

Tosi ha commentato il risultato ottenuto dal referendum virtuale indetto da Plebiscito per l’indipendenza del Veneto che ha totalizzato oltre due milioni di voti. «Non è un referendum istituzionale, come quello che potrebbe fare la Regione e per cui stiamo raccogliendo le firme (in provincia di Belluno sono già oltre 1500, come quelle per istituire una class action contro l’aumento delle bollette dell’acqua, ndr), anche se credo che se si facesse una consultazione del genere ci sarebbe un’adesione massiccia. C’è molto malessere e scontento tra i veneti: la crisi non molla, le imprese chiudono è un disastro su ogni fronte e ogni segnale è negativo». E parlando di indipendenza non poteva mancare un commento alle spinte autonomiste del Bellunese e alla volontà di alcuni territori di lasciare il Veneto aggregandosi con il Trentino Alto Adige. I prossimi a pronunciarsi saranno i cittadini di Comelico Superiore. «Sono due i segnali che leggo da questa situazione: sarebbe strano che i cittadini non rispondessero positivamente a questa votazione viste le ricadute positive che potrebbero originarsi, ma d’altro canto c’è l’atteggiamento di Roma che teme la frana, cioè che l’esempio venga seguito anche da altri comuni decretando così il fallimento dello Stato stesso». Sull’autonomia, Tosi poi ha parlato di «cittadini di serie A come Trento e Bolzano e di serie Z. Bisogna trovare il giusto equilibrio che non significa togliere tutti i privilegi al Trentino Alto Adige, ma distribuirli anche tra altre realtà».

Il sindaco veronese infine, si è detto contrario all’abolizione delle Province «specie in territori come questi dove il loro ruolo è importante e dove hanno sempre funzionato bene». E poi sul centro islamico di Fonzaso, Tosi si è detto scettico: «Capirei se si trattasse di una grande città, ma in un paese così significa sconvolgere gli equilibri. E non è questione di razzismo». (p.d.a.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Argomenti:lega nordtosi

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi