Tra cultura e creatività: così è rinata via Mezzaterra
BELLUNO
«Tra commercianti e residenti facciamo squadra e creiamo un ambiente sereno che aiuta a crescere». Piazza delle Erbe e via Mezzaterra, la storica strada che spacca in due il centro città per congiungersi con quelle che un tempo erano le principali vie di comunicazione a sud, dopo essere cadute gradualmente nell’oblio stanno rinascendo grazie a idee nuove e il lavoro congiunto tra commercianti e amministrazione.. «Noi siamo arrivati nove anni fa e i discorsi che sentivamo erano sempre gli stessi su come la via fosse stata in passato la più frequentata della città e la più viva finché non è caduta nel dimenticatoio», spiega Edda Francesconi Sartori della libreria Mondolibri, «magari ciò che è successo negli ultimi anni era già nelle corde della città, perché il quartiere è molto bello e pittoresco e riesce ad attirare persone e investimenti più facilmente, ma tanto è dovuto anche al grande rapporto di collaborazione tra i suoi residenti».
Edda, che oltre a lavorarci vive in quella zona, conosce bene questa realtà: «L’atmosfera che si vive è molto bella, esisteva già quando siamo arrivati, ma negli anni l’abbiamo vista migliorarsi molto, perché siamo di più e in molti hanno cominciato a investire».
Sia via Mezzaterra che piazza delle Erbe, infatti, hanno visto nascere diverse attività dove prima c’erano solo vetrine sfitte. La maggior parte caratterizzate da una natura e da una mission particolari, come possono essere gli spazi coworking del Distretto creativo, il negozio di vestiti eco-friendly, la “Cocotte”, da poco sbarcata davanti l’anagrafe con i suoi dolci artigianali e i corsi di cucina, la nuova enoteca, l’agenzia di viaggi o il caffè letterario “Lettherarium”. Anche l’apertura dell’enoteca o di Coin casa in piazza delle Erbe hanno dato un grande slancio alla vita diurna e notturna, modificando il target classico delle attività che avevano messo radici negli anni in quella zona.
«Siamo sempre di più e cerchiamo di darci una mano perché siamo tutti sulla stessa barca», conclude la titolare della libreria, «nonostante sia difficile organizzare eventi assieme, essendo così variegati, se a qualcuno viene una bella idea la proponiamo e cerchiamo di portarla avanti».
Una spinta verso il fare gruppo, che ha aiutato anche i rapporti con l’amministrazione e che ha portato a tentare vie nuove di promozione: «Oggi piazza delle Erbe e via Mezzaterra si caratterizzano per la qualità delle loro attività gestite molto bene da persone che con noi hanno portato avanti un ragionamento nuovo, come ad esempio la chiusura al traffico che le ha rese in gran parte pedonali. Abbiamo lavorato tutti assieme e le cose sono andate complessivamente bene», spiega Massaro, «e a questo si è aggiunto il bando fiscale che detassava per un certo periodo di tempo chi decideva di aprire la propria attività in quella zona e che ci ha permesso di rapportarci con diversi imprenditori, spesso giovani, e molto capaci».
I numeri globali sembrano premiare le scelte fatte e per il futuro cultura e creatività restano le parole d’ordine: «Il numero di residenti in centro storico è aumentato e le case sfitte sono sempre meno», spiega Massaro, «è vero che hanno chiuso tanti negozi, ma spesso erano attività fuori mercato, anche per via dei centri commerciali e di internet. Bisogna anche dire che molti altri, invece, hanno aperto e occupano una fetta di offerta commerciale spesso inesplorata in città».
Cosa che anche in via Loreto potrebbe essere valida, magari collegandola ancor di più con l’offerta culturale: «Lì abbiamo un bel esempio di fioritura culturale con il cinema Italia», conclude Massaro, «che negli anni ha fatto crescere la proposta e attira sempre più spettatori anche mettendosi in relazione con altre realtà culturali cittadine». —
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