Traccia su lavoro e scuola: «Divagante»
Non “usciva” dal 2005 e questa volta è tornato. Al liceo classico “Tiziano” i maturandi sono stati alle prese con una versione di latino di Tacito. Un brano tratto da "Ultimi giorni di Tiberio". Quest'anno, per la prima volta, la versione è stata accompagnata da una breve introduzione che spiega il contesto. Al liceo delle Scienze umane dell’istituto “Renier”, invece, la seconda prova consisteva nella trattazione di un tema specifico a cavallo tra pedagogia, psicologia e sociologia. Nello specifico, la traccia chiedeva di analizzare il ruolo del lavoro nell’educazione scolastica dei giovani. «C’era una traccia unica accompagnata da quattro domande, di cui due erano da svolgere, a scelta», hanno spiegato Nicola Colle e Marta Jasmine Decima. «Il tema era un po’ ristretto», hanno aggiunto Laura Pariset e Giorgia Savalli, «nel senso che tanti autori ne parlano e proprio per questo era difficile da focalizzare». «Abbastanza generale e “divagante” come seconda prova», hanno confermato Nicola De Gol, Davide Canzan e Paolo Luciani. «Le domande erano parecchio generiche. Ci aspettavamo qualcosa di migliore, magari anche più in linea con gli argomenti studiati in classe». Per il liceo linguistico la lingua “selezionata” quest’anno era l’inglese. «Quattro tracce, che coprivano gli ambiti dell’attualità, artistico, letterario e scientifico», ha precisato Niccolò Sovilla (nella foto). «La novità di quest’anno è che, oltre a rispondere alle domande di comprensione del testo, bisognava anche fare una sorta di riassunto, con interpretazione e commento. Il fatto che ci fosse possibilità di scelta tra i testi ha reso tutto più fattibile». (m.r.)
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