Traforo e paramassi: l’Anas li conferma ma senza tempistica
SANTO STEFANO. L'Anas conferma di voler fare la galleria paramassi ed il traforo di Coltrondo, due opere ritenute indispensabilità per la sicurezza della viabilità che porta in Comelico. Ma non fissa date. Fa capire che sta cercando la certezza dei finanziamenti. 50 milioni soltanto per traforare la montagna. Come dire, in due parole, che la questione viabilità nel comprensorio non fa sostanziali passi avanti, rimanendo dunque nel limbo delle belle intenzioni senza però lasciare neppure intravvedere concreti sbocchi nel mondo del reale.
«A questo punto», interviene Alessandra Buzzo, sindaco di Santo Stefano, «sono coloro che negli anni scorsi si sono impegnati, con formali assicurazioni, a sostenere che le risorse c'erano, a doverci mettere la faccia in prima persona e ad insistere perché i dossier vengano conclusi. Pare, infatti, che una volta tanto i soldi ci siano per davvero. Noi, d'altra parte, non siamo più disponibili a soprassedere».
Il sindaco lo dice chiaro e tondo: non si possono aspettare altri anni, magari solo per quella galleria paramassi che doveva essere pronta ancora all'inizio dell'anno scolastico 2015-2016 e che non si farà neppure per il prossimo.
Nei giorni scorsi, precisamente il 20 aprile, il sindaco aveva scritto al presidente Renzi, all'Anas e a numerosi altri rappresentanti istituzionali. La risposta dell'Anas è arrivata a strettissimo giro, con una solerzia che Buzzo ha detto di apprezzare.
«L'Anas, attualmente, sta perfezionando l'iter amministrativo relativo al funzionamento dell'intervento, per il quale si è da poco conclusa la fase di progettazione esecutiva», si legge nella lettera, «per quanto riguarda i lavori di realizzazione della galleria di Coltrondo, la scrivente società è in attesa del completamento delle procedure relative alla stipula del contratto di programma all'interno del quale sono state già previste le somme relative alla progettazione dell'intervento. Allo stato attuale», prosegue la lettera, «l’Anas conferma comunque la volontà di procedere con entrambi gli interventi, compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili».
E' ovviamente quest'ultimo passaggio a destare qualche preoccupazione in chi, come il sindaco Buzzo, ha preso atto della lettera. I fondi ci sono ma non sono disponibili? Che cosa vuol dire?
«Ecco il punto che», afferma il sindaco, «dovrebbero cercare di chiarire alla gente di quassù prima di tutto i nostri parlamentari, attrezzati più di altri per i contatti romani. E' stato esattamente un anno e mezzo fa che in Comelico avvenne l'emergenza, con la chiusura della Statale, a seguito della quale iniziò il dibattito sulla viabilità».
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