Transitava al telepass senza pagare il pedaggio Autostrade vuole i soldi

BELLUNO. Il pedaggio, questo sconosciuto. Alla guida del suo Fiat Ducato, Marco Giovannini non pagava mai. I metodi per passare il casello senza sborsare nemmeno un euro erano, secondo la Procura della Repubblica, o quello di accodarsi a un altro veicolo sulla pista Telepass e transitare prima dell’abbassamento della sbarra o quello di farsi consegnare un attestato di mancato pagamento dal casellante. Nessun versamento, nemmeno tramite la Sds, l’agenzia incaricata della riscossione dei crediti.

L’uomo è a processo per truffa e insolvenza fraudolenta: solo in provincia, Autostrade per l’Italia gli imputa 20 transiti per un totale non corrisposto di 1.262,25 euro. È difeso dall’avvocato Dolif, mentre la società è parte civile con la collega Schiaffino del foro di Padova. Il suo debito complessivo è di 4.720,87 euro, accumulato anche nel resto della rete autostradale regionale, oltre che in quella dell’Emilia Romagna. È originario di Massa Lombarda, in provincia di Ravenna.

Ha ragione Dolif, quando dice che il suo assistito non è mai stato fotografato dalla camera di servizio del casello, ma soltanto la sua targa posteriore, con la provincia di provenienza. Ma è anche vero che, in alcune occasioni, la polizia autostradale l’ha fermato, dopo altrettanti transiti senza pagare niente e al volante c’era indubbiamente lui. Una volta gli è stata anche ritirata la patente. Adesso rischia una condanna penale dal tribunale di Belluno, oltre che il versamento di un risarcimento danni. L’ultimo atto del processo sarà il 12 giugno, con la sentenza. —

Gigi Sosso

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