Trasferiti oltre 7.8 milioni di euro
BELLUNO. Grazie al patto di stabilità verticale incentivato della Regione Veneto, 10 Comuni bellunesi e l’ente provinciale potranno spendere 7.832.000 euro in più. Un’operazione resa possibile grazie alla Regione che permetterà agli enti locali, che ne hanno fatto richiesta, di spendere i soldi superando, quindi, il patto di stabilità. Ciò è possibile perché il saldo regionale non muta, dato che palazzo Balbi contestualmente diminuisce la propria capacità di spesa. «L’operazione rappresenta una autentica boccata di ossigeno per le amministrazioni che possono così liberare risorse e affrontare spese che altrimenti non avrebbero potuto sostenere», commenta l’assessore veneto Roberto Ciambetti.
Nel Bellunese hanno richiesto di entrare a far parte di questa operazione 10 comuni: Arsiè ha chiesto 3.832 euro ma potrà godere di 4.000 euro; Chies d’Alpago a cui sarà permesso di spendere 36 mila euro in più contro i 35.499 richiesti; Farra d’Alpago potrà usufruire di 132.000 euro contro i 131.120 chiesti; a Fonzaso si potranno spendere 13.000 euro (aveva chiesto 12.671 euro).
Il comune di Rocca Pietore potrà usufruire di 57 mila euro contro i 56.414 chiesti, San Pietro di Cadore avrà a disposizione 55.000 euro (aveva chiesto 54.098) e Santo Stefano di Cadore potrà spendere 187.000 euro in più (ne aveva chiesti 186.390).
Due casi particolari sono rappresentati dai comuni di Domegge e Cortina che avranno la possibilità di spesa maggiore: si tratta rispettivamente di 755.000 per il primo e 4.827.000 per la seconda. Non se la cava male nemmeno Ponte nelle Alpi che avrà 165.000 euro (contro i 164.751 richiesti).
Un aiuto avrà anche Palazzo Piloni che potrà contare su 1.701.000 euro (ne aveva richiesti 1.700.795,90). (p.d.a.)
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi