Trasformazioni troppo veloci: i sindacati temono per il futuro
BELLUNO. Il futuro del comparto dimostra grandi potenzialità a lungo termine, ma preoccupa il sindacato nell’immediato. Una preoccupazione che nasce «dai veloci e complessi mutamenti che sta attraversando l’occhialeria», ha sottolineato Denise Casanova, segretaria della Filctem Cgil bellunese, che ha sottolineato «l’emergere di nuovi assetti societari che hanno coinvolto leader mondiali, come la fusione tra Luxottica ed Essilor e la nascita della joint venture Thelios, nata tra il più grande gruppo del lusso mondiale Lvmh e Marcolin. Resta poi il nodo Safilo, le cui sorti sono ancora incerte, e Fedon. Si tratta di trasformazioni che non riusciamo a governare», ha sottolineato Casanova, «e nessuno sa quali saranno le ricadute sui lavoratori e sul territorio».
Nella piattaforma si legge che “l’analisi mostra una crescente concentrazione intorno ai grandi gruppi, a cui si accompagna, con la diffusione della digitalizzazione, una sempre maggiore spinta all’integrazione tra le fasi di ideazioni, prototipazione e industrializzazione del prodotto che sta riducendo il ruolo del contoterzisti e della subfornitura”. «Questo perché i grandi gruppi hanno iniziato a internalizzare la produzione dei grandi marchi», ha detto Casanova.
“Inoltre i processi di ristrutturazione, automazione e digitalizzazione in atto richiederanno competenze e figure professionali nuove a cui si potrà far fronte sia assumendo figure altamente specializzate sia investendo nella formazione del personale”.
La situazione, pur nella sostanziale tenuta del comparto, desta qualche pensiero, che il sindacato vuole risolvere al più presto. «Per questo motivo, di fronte a una situazione fluida, in costante divenire, porre delle regole, come quelle contenute nell’ipotesi di piattaforma, possono aiutare a superare i possibili momenti di impasse», hanno sottolineato i sindacati.
Dopo la presentazione ufficiale di ieri mattina, l’ipotesi di piattaforma sarà portata all’attenzione dei lavoratori durante le assemblee che si terranno fino al 20 febbraio, per poi stendere il testo definitivo da presentare al tavolo della contrattazione. —
P.D.A.
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