Trasporto a chiamata, al via il 21 gennaio
CASTELLAVAZZO. Partirà lunedì 21 gennaio il nuovo servizio di trasporto a chiamata nel comune di Castellavazzo a favore delle frazioni. Il progetto, che sarà sperimentale fino alla fine di aprile, costerà al Comune 800 euro mentre l’utente dovrà sborsare 1.7 euro per il biglietto. La decisione è arrivata dopo che molti residenti di Codissago si erano lamentati anche con lo Spi Cgil per l’assenza di un servizio che permetteva agli anziani di uscire di casa, per andare dal medico piuttosto che al mercato di Longarone. Si sono susseguite anche alcune riunioni tra i pensionati di Castellavazzo, i sindacati di categoria e l’amministrazione, E così alla fine si è arrivati a questo progetto.
«L’amministrazione comunale dopo che nel settembre scorso è cessato il servizio urbano di autobus effettuato da Dolomitibus che interessava anche le frazioni di Codissago e Podenzoi, ha deciso di sopperire a questo disagio con un nuovo servizio sperimentale a chiamata», spiega il sindaco, Franco Roccon.
«Dopo un’attenta valutazione dei costi, delle zone e delle frazioni interessate», prosegue il primo cittadino, «abbiamo ritenuto di mettere in piedi un servizio che non scaricasse completamente nell’utente i costi elevati per un trasporto sociale. Così ci siamo subito mossi e abbiamo individuato, parlando con la gente e anche con gli uffici, il tragitto da effettuare in forma sperimentale fino alla fine di aprile»,
Dopo aver chiamato alcune ditte che operano nel noleggio con conducente, l’amministrazione comunale ha scelto l’impresa De Bon di Castellavazzo. «La promessa che avevamo fatto ai nostri cittadini è stata mantenuta. Il Comune farà uno sforzo economico non indifferente, ma se questo servizio avrà successo siamo pronti a mantenerlo nel tempo», conclude il sindaco.
Due i percorsi che saranno effettuati dalla navetta (che all’inizio sarà composta da 9 posti per poi, se ci saranno molte richieste, potrà anche diventare a 17 posti). Si tratta di un percorso ad anello. L’andata prevede le fermate a Castellavazzo, Malcom, Codissago, Ponte Campelli, Longarone e Castellavazzo, mentre peri l ritorno seguirà il percorso inverso: Longarone, Ponte Campelli, Codissago, Malcom e Castellavazzo. Due i passaggi settimanali di andata e ritorno.
«Come sindacato siamo contenti che si possa dare una risposta alle richieste dei cittadini che altrimenti si sarebbero sentiti tagliati fuori», precisa Renato Bressan, segretario dello Spi Cgil. «Siamo pronti a dare una mano all’amministrazione anche nella distribuzione dei voucher, cioè dei pacchetti di biglietti che saranno in vendita sia in Comune, sia negli esercizi pubblici. E stiamo valutando anche la possibilità di metterci a disposizione nella nostra sede di Castellavazzo. Se avrà tante richieste, il servizio sarà mantenuto e questo è importante».
Paola Dall’Anese
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