Trasporto disabili: cancellata l’esenzione dal bollo auto

L’Auser chiede alla Regione di ripristinare lo sgravio. Ogni anno sono 1.500 gli utenti di questo servizio
BELLUNO. I volontari che scorazzano disabili e anziani non autosufficienti lungo le strade della provincia e del Veneto per le visite mediche e altre incombenze dal primo gennaio, cioè domani, dovranno pagare le tasse automobilistiche del mezzo che utilizzano in questa forma di indispensabile solidarietà.


La denuncia arriva da Franco Piacentini dell’associazione Auser. La Regione, infatti, si è dimenticata di rifinanziare, col Bilancio recentemente approvato, questo capitolo di spesa. Un capitolo che richiama numeri impressionanti: sono 15 mila i trasporti annui di non autosufficienti; si affidano a questo servizio ben 1500 persone in difficoltà di trasporto autonomo; l'importante attività è assicurata da ben 400 volontari, appartenenti a 23 associazioni. Gli automezzi impiegati sono più di un'ottantina, quindi l'aggravio di spesa delle tasse si aggira sui 24 mila euro.


Ma torniamo al provvedimento della Regione che nel 2015, riconosceva, con la legge di stabilità, alle Organizzazioni di Volontariato impegnate nel trasporto di persone fragili l’esenzione della tassa automobilistica per gli automezzi utilizzati nelle attività di accompagnamento protetto. Lo sgravio di circa 300 euro l’anno per ogni automezzo veniva riconosciuto fino alla fine del 2017. Si impegnarono, all’epoca, numerosi consiglieri regionali, fra i quali il bellunese Sergio Reolon. E la Giunta Zaia, due anni fa, non eccepì nel finanziamento.


«Va precisato che questa esenzione», ricorda Piacentini, «è condizionata annualmente alla copertura finanziaria: non è un diritto acquisito definitivamente come, ad esempio, per gli automezzi della Protezione Civile».


L’esponente dell’Auser ricorda pure che «sono stati inspiegabilmente esclusi dall’esenzione bollo gli automezzi delle associazioni di promozione sociale, pur sapendo la Regione che queste associazioni, anche in convenzione con i Comuni, le Case di riposo e le Aziende Usl, effettuano lo stesso trasporto sociale delle Organizzazioni di Volontariato».


Lo sgravio, non essendo un “diritto legislativo”, in tutti i bilanci di previsione va, di volta in volta, rifinanziato. «Purtroppo, nel bilancio per il 2018», fa presente il volontario dell’Auser, «non è stato previsto il finanziamento. Una grave dimenticanza non solo per il danno economico, ma in particolare per la sottovalutazione al fondamentale ruolo di solidarietà del volontariato».


L’Auser ritiene che, se non mancherà la buona volontà politica, nell’assestamento di bilancio la Regione potrà rimediare alla “svista” per dare la possibilità alle associazioni di presentare richiesta di rimborso della tassa automobilistica, che dalle stesse sarà pagata per non incorrere in sanzioni amministrative. «Dimenticanze come questa si potevano evitare, se il Consiglio regionale, oltre a consultare e a confrontarsi con i rappresentanti sindacali di Cgil Cisl Uil e con le realtà economiche e produttive, avesse programmato l’audizione con il Volontariato, prima dell’avvio dell’iter sul bilancio 2018 e su quelli successivi».


Il servizio di trasporto assicurato dai volontari è indispensabile, soprattutto in una provincia complessa come quella di Belluno, dove, ad esempio, sono numerosi i non autosufficienti costretti a farsi trasportare nel capoluogo da ogni parte delle Dolomiti.


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