Trasporto, gli studenti vanni dritti al Bim
BELLUNO. Saranno ascoltati dal Consorzio Bim Piave gli studenti della Rete bellunese, desiderosi di esporre a tutti i sindaci i problemi relativi ai costi eccessivi degli abbonamenti del trasporto pubblico locale.
Lo ha annunciato ieri pomeriggio il sindaco Jacopo Massaro nell’incontro con l’associazione studentesca; una delegazione è infatti arrivata a palazzo Rosso, accompagnata dalle consigliere Irma Visalli e Patrizia Burigo.
Sul tavolo la richiesta di abbattere i costi delle navette che collegano i centri di Belluno e Feltre ad alcuni istituti scolastici un po’ decentrati.
«Per poter effettuare questa operazione e far rientrare questo costo all’interno dell’abbonamento complessivo degli studenti, servirebbero, secondo quanto riferito da Dolomitibus al sindaco, circa 130 mila euro, una somma che noi pensiamo possa essere trovata dal Consorzio Bim, che già oggi mette a disposizione delle famiglie 200 mila euro per sostenerle nei costi del Tpl», commenta Denis Donadel, coordinatore provinciale delle Rete. Il primo cittadino, di fronte a questa proposta, ha evidenziato come per alcuni sindaci questa manovra porterebbe a una disparità di trattamento tra chi si troverebbero senza questo supporto economico: «Per noi», ha sottolineato Donadel, «questo problema non sussiste, visto che è pensato per livellare le spese sostenute dagli studenti».
Massaro ha così proposto agli studenti di presenziare direttamente al direttivo del Consorzio Bim per spiegare meglio le loro idee. «Speriamo che questo avvenga entro luglio, così da poter partire già con questo progetto dal prossimo settembre», dice il coordinatore della Rete, che ha chiesto al sindaco l’avvio di un tavolo tra tutti i soggetti interessati per trovare una soluzione alla questione del Tpl.
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