Trasporto pubblico il bando entro dicembre
Lo impone un decreto legge statale che prevede una riduzione di contributi se l’appalto non sarà fatto entro l’anno. Si pensa ad una gara a doppio oggetto
BELLUNO. Al via la gara per l’affidamento del servizio di trasporto pubblico locale (Tpl) entro dicembre di quest’anno, per evitare una decurtazione fino al 15% dei contributi statali in questo settore.
Palazzo Piloni è pronto ad accelerare le procedure per l’appalto. Lo hanno annunciato il presidente Padrin e il consulente Gragnani ieri all’assemblea dei sindaci. «Se all’inizio si pensava che la scadenza per la gara fosse il 2019, ora lo Stato, tramite il decreto legge 50/2017, ha previsto un taglio di contributi per gli enti che non avvieranno la gara entro quest’anno».
Ad oggi le modalità di affidamento possibili sono tre: l’affidamento concorsuale cioè la gara aperta a cui può partecipare anche Dolomitibus; l’affidamento diretto in house ma questo non è possibile visto che per attuarlo è necessario che la società di trasporto sia totalmente pubblica, ed infine la gara a doppio oggetto. Ed è su quest’ultima opzione che si è orientata la Provincia, così come ha già fatto Venezia e sta facendo Treviso. «Si tratta di un’opportunità prevista anche dal decreto Madia», ha precisato Gragnani. In pratica, per Belluno, dovranno essere emesse nuove azioni (tramite un aumento di capitale di Dolomitibus) riservate all’aggiudicatario della gara per una quota del 30% del capitale sociale. Inoltre l’affidamento del servizio di trasporto a Dolomitibus durerà nove anni, mentre al nuovo socio privato saranno affidati solo specifici compiti operativi, non l’intera gestione. Al termine dei nove anni il socio operativo uscirà dalla società e verrà restituita la quota versata. Questo sistema comporta che la Provincia, che oggi detiene la maggioranza col 60,50% di quote azionarie, si spogli del 18.15% mentre il socio privato di Dolomitibus cioè Autoguidovie ceda un 11,85 % (sul 39,50% complessivo). Il socio pubblico rimarrà proprietario della maggioranza di quote nominando la maggioranza dei componenti del Cda e anche il presidente.
Ma prima della gara, per aumentare maggiormente il controllo del soggetto pubblico, si potrebbe attuare una “scissione proporzionale” cioè dividere la società in due: in una rimarrebbe il patrimonio immobiliare e nell’altra gli autobus e la gestione del servizio. «In questo modo si lascerebbero inalterate le attuali quote di proprietà sia delle società di gestione che di quella del patrimonio, e si consentirebbe di mettere a gara solo il 30% della società operativa, riducendo il valore dell’operazione a 5 milioni di euro rispetto agli attuali nove aumentando l’appetibilità della gara. Inoltre, sarebbe assicurato alla Provincia il pieno controllo sul patrimonio immobiliare di Dolomitibus».
La Provincia ha già steso il cronoprogramma: il bando di gara dovrà essere pubblicato entro il 30 dicembre, entro metà febbraio 2018 dovranno essere spedite le lettere di invito alle imprese mentre ad aprile saranno consegnate le offerte per poi procedere con aggiudicazione e l’avvio del nuovo contratto già a luglio. «Questa è la strada più facilmente percorribile», ha detto Padrin, a cui ha fatto eco il sindaco di Feltre, Paolo Perenzin che ha chiesto di «giocare bene la partita strategica, aumentando i passeggeri dei mezzi pubblici».
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