Trasporto solidale, non si paga il bollo auto
BELLUNO. Una misura diventata strutturale per le associazioni di volontariato. Anche per quelle bellunesi. Basti pensare al servizio “Stacco”, per i cui automezzi non deve essere pagato il bollo auto. La Regione Veneto ha infatti confermato anche per quest’anno l’esenzione per il trasporto solidale, ossia quello svolto dalle associazioni di volontariato a favore di anziani e persone con disabilità.
La giunta regionale, ora, si sta impegnando per un intervento ulteriore, che renda definitivo questo provvedimento a favore delle Onlus, nonché delle associazioni di promozione sociale che svolgono un servizio di trasporto socialmente utile, sussidiario e complementare alla rete dei trasporti pubblici sociosanitari.
Sono oltre trecento i veicoli degli organismi di volontariato che, in Veneto, sono dedicati ai servizi di trasporto sociale e che si sono avvantaggiati sinora dell’agevolazione regionale. Il solo servizio “Stacco”, gestito da ventitrè associazioni sparse su tutto il territorio bellunese e coordinate dal Comitato d'Intesa, può contare su più di 65 mezzi che percorrono in un anno oltre trecentomila chilometri, trasportando 1.900 utenti grazie all'infaticabile lavoro gratuito di 360 volontari, il cui impegno orario annuo (dato certamente sotto stimato) ammonta a ben più di ventimila ore.
«Già nei primi giorni di gennaio tra le associazioni, il Comitato d’Intesa, il Csv e singoli volontari giravano in rete e sulla stampa domande sulla conferma dell’esenzione del bollo, non senza preoccupazione», afferma il presidente del Comitato d’Intesa, Giorgio Zampieri. «L’attenzione a questo aspetto che interessava molti servizi di trasporto “Stacco” o comunque quelli rivolti a persone non deambulanti è stata utile, perché ha permesso alla Regione di fugare ogni dubbio, rassicurandoci sulla volontà esplicita di evitare questo onere. Le belle notizie non sono molte frequenti. Questa senz’altro lo è stata».
«Il Veneto ha introdotto dal 2015 questa norma di civiltà per aiutare chi aiuta in un settore particolarmente delicato e nevralgico del welfare di comunità», dichiara l’assessore regionale Manuela Lanzarin, salutando con soddisfazione il voto unanime espresso dal consiglio regionale del Veneto sulla legge che proroga per un altro anno l’agevolazione introdotta con la legge finanziaria 2015.
Una norma, di cui Lanzarin fu tra le prime firmatarie, che assicura le risorse finanziarie per coprire i mancati introiti e che va nella direzione di permettere la continuazione di un servizio fondamentale in un territorio vasto e delicato com’è quello bellunese.
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