Travagola piange don Daniele Vettorel

Si è spento dopo lunga malattia, aveva retto per 50 anni la parrocchia. Domani funerale a Pedavena celebrato dal vescovo

PEDAVENA. Per mezzo secolo è stato parroco di Travagola, sempre impegnato nell’organizzazione dei popolarissimi decennali mariani dedicati alla Madonna del Caravaggio, e nel 2013 era stato festeggiato dalla comunità quando aveva raggiunto il traguardo dei cinquant’anni come sacerdote del Santissimo Salvatore.

Dal giorno dell’Epifania don Daniele Vettorel, 83 anni, non è più in questa vita. Ma si consegna alla storia per la dedizione dimostrata alla comunità della frazione pedavenese. Don Daniele era nato a Mugnai ed era stato ordinato sacerdote il 5 luglio 1959. Le primizie del ministero sacerdotale lo avevano visto cappellano della cattedrale di Feltre (dal 1959 al 1962) e quindi a Pedavena (1962-1963).

Dal primo settembre 1963 era parroco a Travagola dove non ha mai fatto mancare la sua presenza attiva, da protagonista, nell’organizzazione dei decennali mariani.

«Ha donato tutta la sua vita alla comunità di Travagola», ricorda don Ivano Brambilla, parroco di Pedavena. «Come uomo di montagna è rimasto attaccato ai valori tradizionali ed è stato punto di riferimento per la sua gente che in lui trovava un fedele confidente. Era di Mugnai ma, quando ha saputo di essere malato senza possibilità di guarigione, ha chiesto di essere sepolto a Pedavena. E ci ha lasciato la volontà che i funerali fossero officiati la mattina presto».

È fatta la sua volontà: i funerali saranno celebrati domani alle 9 nella chiesa arcipretale di Pedavena e saranno presieduti dal vescovo, Giuseppe Andrich. Prima della funzione funebre, già da oggi pomeriggio alle 16,30 il feretro sarà portato nella chiesa parrocchiale a Travagola dove, alle 19, sarà recitato il rosario.

«Don Daniele ha avuto il merito di curare con amore la parrocchia di Travagola, valorizzando e rilanciando il santuario come luogo di pellegrinaggio», si evidenzia nel sito della parrocchia di Pedavena. E infatti, nel 2013, a cinquant’anni esatti dall’ordinazione sacerdotale, don Daniele è stato festeggiato alla grande, con un pranzo comunitario al quale ha partecipato praticamente tutto il paese. E con un riconoscimento da parte della comunità che gli ha espresso gratitudine e affetto «per tutti gli anni in cui si è occupato della parrocchia con generosità e dedizione condividendo con i fedeli gioie e dolori».

Don Daniele è rimpianto anche dal Gruppo Caravaggio, il sodalizio che ogni anno fa da supporto organizzativo e promozionale della festa. Fabio Zuglian, una delle anime della manifestazione, dice: «Sapevamo che aveva problemi di salute ma la sua morte ci ha colti alla sprovvista perché non eravamo preparati. Lo rimpiangeremo, eccome. Lui è stato l’emblema della parrocchia e il vero animatore dei decennali mariani».

Laura Milano

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