Tre aperture, borgo Ruga rialza la testa
FELTRE. Squarci di sereno per il commercio in città, almeno a borgo Ruga. La zona, fino a un paio di anni fa in netta sofferenza e destinata all’oblio, ha saputo ritrovare energia nuova e oggi saluta la riapertura dell’osteria Casot, la prima di tre aperture previste in un breve lasso di tempo. Certamente non è la soluzione di tutti i problemi, ma è un segnale preciso che arriva da un quartiere storico, che un tempo offriva l’intera gamma di servizi e che dopo un lungo periodo di spopolamento sembra aver ritrovato appeal commerciale. A borgo Ruga apriranno prossimamente un negozio di vendita di libri di seconda mano in uno spazio rimasto vuoto dall’ottobre dell’anno scorso, mentre nei locali dell’ex macelleria Calamina sarà aperta una sartoria. A queste nuovissime attività vanno aggiunte le aperture del negozio di abbigliamento di seconda mano che opera già da parecchi mesi e uno studio tecnico che ospita quattro professionisti che proprio in questi giorni taglia il traguardo dell’anno di attività. In più c’è anche un negozio di parrucchiera e un tabacchino. Poi restano i punti fermi di borgo Ruga, ovvero il Crown pub, il negozio di barbiere e lo storico panificio. Insomma, l’area recupera e tutto ciò che chiedono gli operatori è di essere messi nelle condizioni di lavorare al meglio.
La prima richiesta rimane quella di riaprire al più presto la rotatoria dei pompieri che di fatto rende difficile raggiungere borgo Ruga da chi transita lungo la Ss50 e poi ci vorrebbe qualche parcheggio in più: «L’ideale», afferma Sergio De Martin del Crown Pub, «sarebbe concedere tre stalli per la sosta breve nella zona vicina al mio locale e qualche altro lungo la discesa che porta all’Uniera, rispristinando la situazione di alcuni anni fa. È confortante vedere che qui al borgo si muove qualcosa e anche l’Oktoberfest che ho organizzato la settimana scorsa è andata bene».
Dall’altra parte della strada c’è lo studio occupato da quattro professionisti: due ingegneri che si occupano di sicurezza, un architetto e un’agenzia di comunicazione. Proprio Tommaso Trevisson, titolare dell’agenzia Zero Killed, spiega come funziona lo studio: «Siamo quattro professionisti feltrini che vogliono restare legati alla città, anche se tutti abbiamo buona parte del lavoro fuori da questo comprensorio e in altre province. La crisi ha colpito tutti tranne gli affitti, che restano alti. Non ci sono incentivi per chi decide di intraprendere e allora ci si allea per affrontare al meglio le spese. Stiamo lavorando anche al rilancio del portale vivifeltre che vogliano far diventare uno strumento utile per dare una vetrina a tutto ciò che la città offre e per farla conoscere anche all’esterno».
Quanto all’osteria Casot, oggi alle 18 sarà il momento dell’inaugurazione con buffet al quale sono invitati clienti vecchi e nuovi. Dietro al banco c’è Enzo Basso, indaffaratissimo nel sistemare le ultime cose: «Dopo avere gestito per dieci anni un bar ad Albaredo cercavo proprio un locale con queste caratteristiche. So che è un locale storico e questo mi piace. Farò un passo alla volta cercando di migliorare e allargare l’offerta. In futuro spero di avere il permesso di cucinare, ma già adesso ci saranno spuntini veloci puntando sui prodotti locali». Nella sala interna sarà possibile visitare anche una personale di quadri realizzati da Giorgia Burato, giovane artista trevigiana.
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