Tre clandestini nel cassone assolto il conducente del tir
Tre clandestini nel camion dei cocomeri, tutti minorenni di nazionalità afghana. Il conducente Michael Ester rischiava una condanna a quattro anni di reclusione per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, ma è stato assolto con la formula più piena, perché il fatto non sussiste. Il Tribunale di Venezia, con il giudice Enrico Ciampaglia, non ha avuto dubbi, alla fine di un lungo processo e dopo aver ascoltato le argomentazioni del difensore di fiducia Paolo Patelmo.
Quel 31 luglio 2014 i ragazzi erano saliti sul tir frigorifero rosso, nel porto greco di Patrasso, all’insaputa dell’autista tedesco della Voegel Trans: lo dimostra il fatto che non avevano il numero di telefono di Ester e con lui non avevano avuto alcun tipo di contatto; inoltre l’uomo aveva in tasca un centinaio di euro e qualche dracma, mentre avrebbe dovuto avere i soldi che i clandestini devono versare per arrivare in Italia. Quando i minori sono stati sentiti hanno detto chiaramente di aver temuto di morire, a 15 gradi centigradi che hanno dovuto sopportare per tutta la durata del viaggio. Infine Ester non poteva sentire le loro grida di aiuto e i colpi sul cassone, dal momento che nell’abitacolo avvertiva già il rumore del motore; la musica dell’autoradio e quella del baracchino Cb.
Nel corso delle indagini preliminari, l’allora procuratore capo Francesco Saverio Pavone aveva fatto un esperimento giudiziario, per cercare di dimostrare il contrario, in un’officina di Ponte nelle Alpi ma oggettivamente le condizioni non potevano essere le stesse.
Sbarcato al porto d Venezia il 2 agosto, l’autista aveva cominciato il suo tragitto verso l’Austria, con il suo carico di frutta e, arrivato all’altezza di Ospitale di Cadore, un automobilista aveva cercato di avvertirlo del fatto che aveva sentito dei colpi e delle urla, suonando il clacson e lampeggiando con i fari. L’uomo non si era fermato, pensando di dover solo dare strada per un sorpasso. È stata avvertita la Polizia stradale, che lo fermerà nella zona di San Vito di Cadore, provvedendo anche al suo arresto.
Dal cassone del camion, erano usciti i tre ragazzi asiatici in condizioni molto precarie, dopo tre giorni a bordo senza mangiare e bere e con poche possibilità di muoversi in mezzo al carico. Arresto convalidato e successiva scarcerazione, in vista del processo, dopo quattro giorni a Baldenich. Il procedimento penale si è concluso ieri mattina. Il pubblico ministero aveva chiesto quattro anni, su un minimo di cinque, accordando le attenuanti generiche, mentre Patelmo ha ribattuto con la richiesta di assoluzione. Giampaglia ha effettivamente assolto, ai sensi del primo comma dell’articolo 530 del Codice di Procedura penale: il fatto non sussiste. —
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