Tre inglesi in kajak si perdono nel Mis: salvati da un canoista

SOSPIROLOTre inglesi sul kajak. Portati in salvo sull’imbarcazione di un appassionato gli escursionisti di oltre Manica, che il giorno di Ferragosto non riuscivano a riguadagnare da soli la riva...

SOSPIROLO

Tre inglesi sul kajak. Portati in salvo sull’imbarcazione di un appassionato gli escursionisti di oltre Manica, che il giorno di Ferragosto non riuscivano a riguadagnare da soli la riva destra del lago del Mis. Pronti a soccorrerli anche i vigili del fuoco, che erano arrivati dal Comando di Belluno con un equipaggio e tutta l’attrezzatura necessaria a un intervento in acqua, a cominciare dal gommone. Il loro intervento, per fortuna, non è stato necessario.

I giovani stavano facendo un’escursione molto suggestiva lungo la valle, nel territorio comunale di Sospirolo, quando devono aver perso l’orientamento. Invece di raggiungere la località di Gena, in direzione Cadini del Brenton, si sono ritrovati in un vallone, dal quale non sapevano ritrovare la via giusta per tornare sulla strada provinciale 2 e cominciare il cammino verso il loro alloggio. Verso le 16 hanno lanciato l’allarme e, in una giornata con tanti turisti in giro, le loro richieste di aiuto sono state subito ascoltate.

È partita anche una telefonata al 115, ma mentre i vigili del fuoco stavano arrivando con grande sollecitudine, c’è chi ha pensato di poter portare a termine personalmente il salvataggio, usando la canoa come un traghetto.

Le acque del lago artificiale formato dal torrente Mis sono parecchio frequentate dai praticanti di questo sport e uno di questi ha fatto il tassista, trasbordando i tre al sicuro, sulla riva opposta.

I britannici erano in buone condizioni di salute, solo un po’ stanchi e preoccupati, oltre che affamati. La prima cosa che hanno chiesto al loro salvatore è qualcosa da mangiare, quindi sono stati accompagnati al posto di ristoro di Pian Falcina, nella zona del campo di calcio a cinque. Una volta rifocillati, si sono allontanati da soli, sotto gli occhi dei pompieri, che non dovevano provvedere alla loro identificazione, dal momento che non erano state commesse infrazioni.

Gigi Sosso

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