Tre nuove farmacie aprono in provincia entro settembre
BELLUNO. Sono tre le nuove farmacie che apriranno in provincia di Belluno. Si tratta della Farmacia Veneggia di Cristina Muratore e Anna Maria Simoni snc che aprirà i battenti in via degli Agricoltori al civico 7 a Belluno, della “San Valentino snc dei dottori Barbini Silvia e Tarascio Marco” di Limana in via La Cal al civico 63 e della “Farmacia Meano snc di Carpano Nicola e Corsini Sibilla” di Meano di Santa Giustina. Le prime due saranno operative entro la fine di agosto, mentre l’ultima entro il 13 settembre.
Tutte le autorizzazioni dovute sono state assegnate e ora si attende l’apertura ufficiale.
In realtà, come spiega la responsabile della Farmacia dell’ospedale di Belluno, Marina Coppola, sono sette le farmacie che sono state autorizzate dalla Regione per il Bellunese: tre nel Feltrino, due a Belluno, una a Ponte nelle Alpi e una a Limana. Di tutte queste, però, ad oggi, soltanto tre hanno effettivamente trovato chi le gestirà. Resta l’incognita per quelle previste a Bribano di Sedico e a Mugnai di Feltre i cui vincitori del concorso hanno rinunciato, «quindi ora si dovranno trovare altri farmacisti tramite la graduatoria regionale», a cui si aggiungono quelle di Ponte e di Belluno per cui probabilmente si dovrà attendere diverso tempo.
Occorre considerare infatti, che il concorso che ha portato a queste nuove assegnazioni di sedi in provincia e in tutto il Veneto si è svolto ancora nel 2012, in ottemperanza al decreto Cresci Italia dell’allora presidente del Consiglio Monti. In quel provvedimento era stato deciso l’incremento delle farmacie secondo la popolazione residente. I sindaci dei Comuni, dopo una ricognizione, hanno trasmesso le necessità del proprio territorio alla Regione che alla fine ha individuato complessivamente in Veneto 223 sedi, di cui sette appunto nel Bellunese. Migliaia i partecipanti al concorso per individuare i futuri titolari di farmacia.
Dovendo rispondere all’obiettivo del provvedimento, cioè di potenziare la distribuzione farmaceutica, offrendo quindi anche un servizio sociale ai territori, il bando di concorso prevede che le nuove attività siano gestite da una società e che il titolare della stessa si impegni a gestirla per almeno 10 anni. Quindi un modo per garantire il presidio in montagna.
Ad oggi in provincia ci sono 73 farmacie di cui 49 nel distretto 1 di Belluno e 24 nel distretto feltrino. Numero che è destinato a crescere, per ora, di tre unità.
«Si tratta di farmacie che saranno gestite da persone residenti nella nostra provincia», commenta il presidente dell’Ordine dei farmacisti, Alessandro Somacal.
A non condividere appieno questo aumento e la ubicazione prevista per le nuove attività è il presidente di Federfarma, Roberto Grubissa. «A mio parere la struttura di Meano è fuori luogo, perché va a penalizzare un bacino di utenza che è già ridotto. Non si farà altro che creare dei disagi all’altra attività di San Gregorio che pescava anche dai clienti di Meano. E anche su Belluno», precisa Grubissa, «speriamo che questa serva a dare una risposta alle aree più periferiche, ma più densamente popolate, rispetto al centro storico».
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