Tre nuovi ponti radio e strumenti digitali contro le emergenze

Il Rotary club investe per il sistema delle comunicazioni fondamentale per la protezione civile durante le calamità



I ponti radio hanno bisogno di manutenzione e di aggiornamento tecnico e necessitano di alimentazione autonoma in caso di calamità. È questa la motivazione che ha spinto il Rotary Club di Belluno a varare il progetto di miglioramento e potenziamento del sistema provinciale di trasmissioni radio.

Un progetto, quello presentato ieri pomeriggio in sala Franceschini ad Alleghe, che consiste nell’installazione di tre nuovi ponti radio su tralicci esistenti sul Faverghera (Belluno), sul Monte Rite (Cibiana di Cadore) e sul Gardelon (Gosaldo) e in quella di 12 radio digitali che sostituiranno quelle analogiche (che significa avere possibilità di più comunicazioni in contemporanea) per il Ccs di Belluno e per vari Com della provincia (Belluno, Agordo, Feltre, Sedico, Longarone, Forno di Zoldo, Borca di Cadore, Santo Stefano di Cadore, Calalzo di Cadore, Alpago). Non solo: verranno posizionati due gruppi elettrogeni a servizio del ponte radio sul Gardelon e alla sede dei Volontari ambulanza di Forno di Zoldo.

«Finora – ha spiegato il presidente del Rotary Club Belluno, Angelo Paganin – sono stati raccolti 33.935 euro da vari Rotary. A questi si sommano altri 2.500 euro da imprese e 1.950 euro da privati cittadini per un totale di 38.385 euro». Come funziona il sistema radio provinciale è stato spiegato da Stefano Mannelli, responsabile della sezione di Belluno dell’associazione radioamatori italiani, che ha messo in luce l’importanza del funzionamento delle reti radio per permettere la trasmissione dei messaggi (ce ne sono stati 1200 nell’emergenza di fine ottobre) tra il Ccs di Belluno e i vari Com della provincia.

Trasmissione che è uno degli anelli necessari al funzionamento dell’intero sistema di protezione civile illustrato da Carlo Zampieri, dell’ufficio della protezione civile di Belluno. La presentazione del progetto è stata preceduta dai saluti del governatore del Distretto 2060 del Rotary, Riccardo De Paola, e del presidente del Rotary di Belluno, Angelo Paganin, introdotti da Felice Gaiardo. In sala erano presenti tanti dei volontari che hanno operato nelle giornate dell’alluvione. Sono stati ringraziati dal sindaco di Alleghe, Siro De Biasio, dal presidente della Provincia, Roberto Padrin, e dall’assessore regionale alla protezione civile Gianpaolo Bottacin.

«In quei giorni – ha detto De Biasio – abbiamo toccato con mano l’importanza della rete radio: i mezzi non andavano, c’era solo la rete del Radio club Cime Bianche. Nei mesi precedenti un volontario mi aveva consigliato di procurarmi una radio portatile che, in quelle ore, è stata fondamentale».

Se Padrin ha evidenziato la grande capacità dei bellunesi di riprendersi e ricordato il prossimo arrivo del presidente Mattarella, Bottacin ha invece raccontato quanto vissuto in prima persona prima, durante e dopo l’emergenza. Ha anche detto che i soldi ci sono e che «spetta ai bellunesi saperli spendere bene».

È intervento pure il sindaco di Rocca Pietore, Andrea De Bernardin, che ha riportato tutti al 28 e 29 ottobre scorsi. «Sono dovuto arrivare a Cencenighe – ha ricordato – per mandare un messaggio ai media regionali e nazionali per sensibilizzarli su quello che stava succedendo qui e di cui non parlava nessuno», ha detto. «È anche grazie a quel messaggio se il mondo si è accorto di noi e se oggi sono arrivati i soldi di cui ha parlato l’assessore Bottacin». —



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