Tredici bellunesi già arrivati in Brasile

BELLUNO. Sono tredici i giovani bellunesi della diocesi di Belluno-Feltre di età compresa tra i 16 e i 26 anni che parteciperanno alla Giornata mondiale della gioventù che si svolgerà a partire da...

BELLUNO. Sono tredici i giovani bellunesi della diocesi di Belluno-Feltre di età compresa tra i 16 e i 26 anni che parteciperanno alla Giornata mondiale della gioventù che si svolgerà a partire da domani a Rio de Janeiro in Brasile.

I ragazzi provengono dai comuni di Agordo, Voltago agordino, Trichiana, Belluno e Calalzo di Cadore.

Il gruppo capitanato da don Stefano Pontil parroco di Voltago e Frassenè agordino sono partiti martedì notte dalla stazione di Belluno alla volta dell’aeroporto di Milano da dove sono volati a Londra e da qui in America Meridionale. Sono arrivati alla fine della settimana e sono stati accolti in una diocesi di periferia dove sono stati ospitati in famiglia. Così potranno sperimentare di prima mano la vita dei brasiliani.

«Hanno avuto un’accoglienza trionfale», racconta don Giuseppe Bratti portavoce della diocesi bellunese-feltrina. «Sono stati portati anche nelle favelas, potendo così vivere un’esperienza molto forte in una realtà altrettanto difficile. Sono molto contenti e ci ragguagliano di giorno in giorno su come vanno le cose tramite Facebook dove hanno creato un gruppo “gmg Belluno” in cui possiamo seguire quotidianamente i loro spostamenti e le loro attività».

La giornata di sabato, ad esempio, è iniziata con l’adorazione eucaristica, la catechesi e il pranzo. Mentre il pomeriggio è seguito con la marcia internazionale per la pace, la messa e una serata trascorsa tra bancherelle delle specialità delle regioni brasiliane. Ed infine hanno assistito a spettacoli caratteristici delle varie culture del Brasile. Sono giornate intense di preghiera, riflessione, ma anche di divertimento e di confronto con altre culture. Domani con l’arrivo di papa Francesco prenderà il via la Gmg che si concluderà domenica. (p.d.a.)

Argomenti:gmgrio

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi