Tremila alunni e 600 docenti negli istituti provinciali
BELLUNO. Sono 3.377 gli studenti in provincia che hanno frequentato nell’anno scolastico appena concluso le scuole paritarie: 2.324 sono gli alunni della scuola dell’infanzia, 328 quelli della primaria, 221 della secondaria di primo grado e 504 delle superiori. Questi studenti sono divisi tra le 49 scuole presenti in provincia; la maggior parte di esse è rappresentata dalle scuole materne (37, di cui 7 soltanto nel comune capoluogo); due sono le scuole primarie, altrettante le medie e otto le superiori.
I docenti che lavorano in queste strutture sono circa 600. Per loro oggi è a rischio anche la riscossione dello stipendio, oltre che il posto di lavoro, vista la flessione delle iscrizioni, dovuta alla crisi economica che sta colpendo le famiglie.
«I problemi per queste strutture non è rappresentato solo dal taglio alle risorse che viene praticato di anno in anno dal Miur, ma anche dal ritardo sul trasferimento di quanto spettante e dal calo di iscrizioni. A fronte di questo, sono da sottolineare due cose: se queste scuole paritarie chiudessero, lo Stato non avrebbe le risorse per accogliere tutti i bambini rimasti senza una collocazione; senza considerare che questi istituti rendono un servizio sociale ai vari Comuni», dice Lorella Benvegnù della Cisl scuola, che lancia un avvertimento: «Va bene che esistano queste scuole e che vengano sostenute dagli enti locali e dallo Stato, ma, in quanto scuole pubbliche, devono adottare le stesse regole delle statali, cioè gli stessi contratti e lo stesso calendario scolastico». (p.d.a.)
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