Treni, associazioni dei pendolari divise sul nuovo orario invernale
BELLUNO. La Provincia sta raccogliendo tutte le richieste del territorio in merito alla modifica dell'orario dei treni. Che divide: se da una parte c'è chi critica aspramente il cambio (in gergo “rottura di carico”) a Montebelluna, dall'altra per Trenibelluno le novità non sono poi da condannare. Per lo meno se garantiranno (così è stato promesso da Regione e Trenitalia) maggiore puntualità.
Ieri in Provincia il vicepresidente Roberto Padrin ha incontrato la Rete degli studenti, Federconsumatori, Gianluca Zandanel (Trenibelluno) e Tomaso Petazzi del comitato Anello ferroviario delle Dolomiti. «I problemi sono molti, perché siamo legati a una gestione che per anni ha visto la nostra provincia abbandonata», spiega Padrin. «Abbiamo treni vecchi, corse continuamente in ritardo, una condizione della linea ferroviaria totalmente inadeguata alle esigenze della montagna». Esposte le novità proposte da Trenitalia, Padrin ha raccolto le sollecitazioni dei presenti, con l'obiettivo di fare una sintesi. Contestualmente, ha inviato in Regione e a Trenitalia una lista di proposte per migliorare il nuovo orario: «È necessario cercare di introdurre treni senza rottura di carico a Montebelluna, almeno per alcune corse», spiega. «E abbiamo chiesto di velocizzare alcuni treni, così da raggiungere in tempi più brevi Padova almeno per una o due corse al giorno». È stata chiesta anche garanzia che, se il cambio a Montebelluna dovrà esserci, almeno sia sullo stesso binario, per evitare lunghe corse sulle scale dei sottopassaggi. «Alla Regione chiederò che, all'interno del piano investimenti, si sottoscriva un accordo chiaro, in cui siano precisate tempistiche e modalità di investimento sulla linea e sul materiale rotabile». Proprio sugli investimenti si concentra la critica di Federconsumatori: «Ce ne avevano promessi quattro, tre e due anni fa. Non li hanno fatti», dice Guido Mattera. «Il cambio a Montebelluna comporterà ampi disagi. La sensazione è che ci vengano concesse soluzioni meno negative rispetto alla situazione attuale. Ma ciò non significa siano positive». Gli unici a non condannare il nuovo orario sono i rappresentanti di Trenibelluno. «È vero che ci sarà una rottura di carico a Montebelluna, ma ci saranno treni diretti Feltre – Treviso, un'agevolazione per molti pendolari», spiega Gianluca Zandanel. «Il cambio per andare a Padova sarà di 10 minuti. Introdurre una rottura di carico non è gradevole, ma se viene ripagato con nuovi treni più affidabili e puntuali, allora il gioco varrà la candela». Zandanel ricorda anche la positiva novità dei treni per Calalzo (anche diretti da e per Venezia nel weekend) con bici a bordo e il diretto domenicale Calalzo-Padova, utile per gli studenti. La Rete degli Studenti teme che la promessa dei treni nuovi resti lettera morta e chiede di velocizzare la linea. Giudizio positivo, invece, sul minor tempo di percorrenza per Treviso.
Alessia Forzin
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