Treni elettrici dal 15 marzo Poi i diretti per Venezia

BELLUNO
Rete Ferroviaria Italiana apre, il 15 marzo 2021, il pre-esercizio non commerciale dell’elettrificazione da Vittorio Veneto fino a Belluno. Non commerciale significa che per il momento non circoleranno treni elettrici per i passeggeri, bensì per i collaudi. Il servizio vero e proprio inizierà a metà giugno. E l’anticipazione viene confermata dal governatore Luca Zaia. «La linea ferroviaria diretta Belluno-Venezia non sarà più un sogno, grazie ai lavori di elettrificazione delle linee che hanno interessato l’asse Conegliano-Vittorio Veneto-Belluno. Da giugno, infatti, con l’introduzione dell’orario estivo, viaggiare da Venezia a Belluno, senza scalo e cambi, sarà possibile grazie alla conclusione delle opere da parte di RFI. Si potrà viaggiare sui moderni elettrotreni che la Regione del Veneto sta introducendo su tutte le linee regionali, in aggiunta a un ammodernamento della flotta, da qui al 2026».
«Tra pochi mesi», aggiunge Zaia, «si potrà offrire un servizio ferroviario migliore ai bellunesi e ai turisti, non solo in termini di sostenibilità ambientale, grazie ai moderni treni elettrici Ppo, ma anche in termini di durata del viaggio e di comodità dello stesso. In minor tempo, e in molti casi senza il fastidioso cambio treno a Conegliano, le Dolomiti saranno ancora più accessibili a Venezia».
Il cambio resterà a Ponte nelle Alpi per i viaggiatori provenienti da Calalzo. E a Montebelluna per coloro che arrivano da Belluno: sul fronte del collegamento ferroviario sull’asse Padova-Belluno, infatti, è già attivo dallo scorso dicembre il servizio con motorizzazione elettrica lungo la tratta Padova-Castelfranco Veneto-Montebelluna.
Al riguardo Zaia fa sapere che «sono partiti anche i lavori di elettrificazione della tratta Treviso-Belluno, con interventi di sistemazione delle Stazioni di Feltre e Santa Giustina. Seguiranno le opere civili sulla tratta e quindi i lavori di elettrificazione veri e propri, il cui termine è previsto per il 2024. Tutto sarà pronto per accogliere, tra cinque anni, i Giochi Olimpici e Paralimpici Milano-Cortina 2026».
Più di 100 milioni quelli già investiti con i lavori finora realizzati. Gli investimenti, peraltro, non riguardano solo il cosiddetto “Anello del Bellunese”. «Sulla tratta Padova-Castelfranco Veneto-Montebelluna è in programma», spiega l’assessore regionale Elisa De Berti, vicepresidente della Regione, «un intervento di adeguamento a doppio binario dell’attraversamento del fiume Brenta, tra i comuni di Padova e Vigodarzere. Opera già finanziata che consentirà di raddoppiare la tratta a binario unico, che condiziona la potenzialità dell’intero collegamento, tra Padova e Belluno, che produrrà benefici sia in termini di capacità della linea, sia in termini di regolarità del servizio».
A quando, invece, l’elettrificazione tra Ponte nelle Alpi e Calalzo? «Si tratta di un’opera complessa, che richiederà anni di progettazione e di cantieri. E fondi cospicui. Così», informa l’on. Roger De Menech, «mi hanno informato da Rfi. La Regione dovrebbe tentare d’inserire quest’opera nel recovery plan». –
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