Treni, entro l’estate pronti sette nuovi mezzi Swing

Mentre entro il 2020 arriveranno otto nuove locomotive diesel. Per queste innovazioni la Regione ha stanziato per il solo Bellunese 50 milioni di euro su 107 complessivi
Di Paola Dall’anese
gian paolo perona- perona- belluno- autorità in visita alla dolomitibus
gian paolo perona- perona- belluno- autorità in visita alla dolomitibus

BELLUNO. Sette mezzi leggeri “Swing” con 150 posti a sedere ciascuno entro l’estate, e otto nuove locomotive diesel entro il 2020. Per un totale di 50 milioni di euro di investimento messi sul tavolo da palazzo Balbi per la ferrovia bellunese.

Si amplia il cosiddetto “Progetto Belluno” di Regione e Trenitalia, così come hanno anticipato ieri sia l’assessore veneto ai trasporti, Elisa De Berti, sia il direttore della società su rotaia, Tiziano Baggio, presenti all’inaugurazione in piazza Martiri di due nuovi mezzi di Dolomitibus per il trasporto urbano.

L’occasione è stata utile anche per fare il punto, a quasi un mese dall’entrata in vigore, sul nuovo orario ferroviario che ha sollevato nei mesi scorsi tante polemiche e la protesta dei sindaci feltrini contro l’inserimento del cambio di treno a Montebelluna per gli utenti diretti a Padova. «La puntualità entro i cinque minuti in queste quattro settimane», ha spiegato Baggio, «è migliorata sensibilmente passando dal 62% a novembre 2015 all’87% dopo il 13 dicembre. Il nostro obiettivo, comunque», ha ribadito il direttore di Trenitalia, «è quello di raggiungere il 90% di treni puntuali, come avevamo promesso all’inizio». Anche il cambio obbligatorio pare non avere causato particolari problemi agli utenti. «Sono stato personalmente nella stazione di Montebelluna in diverse giornate e negli orari di punta e ho visto che non c’è stato trasferimento di utenti dal treno, al servizio privato di trasporto. Sicuramente c’è qualche disagio nel cambio, ma il fatto di trovare sullo stesso marciapiede il treno successivo aiuta a rendere meno impattante la rottura di carico».

Buone performance anche per quando riguarda le soppressioni. Secondo quanto afferma Baggio, infatti, «nei primi dieci giorni di dicembre sono stati 10 i treni soppressi nella tratta per Padova, mentre dal 13 dicembre ad oggi sono stati sei di cui due nei primi giorni di gennaio. Azzerati anche i guasti alle locomotive D445 che causano l’interruzione della circolazione sulla linea ferroviaria tra Montebelluna e Belluno. Buoni risultati si registrano pure per la coppia di treni da e per Padova, inseriti nelle ore di morbida su richiesta della Provincia di Belluno», ha detto ancora il referente della società ferroviaria veneta, «si tratta di Minuetto con 150 posti a sedere che stanno lavorando praticamente a pieno carico anzi, quello delle 16.25 da Padova, molto spesso ha anche passeggeri in piedi».

«Con il rinnovo del contratto di servizio tra Regione e Trenitalia», ha commentato anche l’assessore De Berti, «abbiamo stanziato 107 milioni di euro per investimenti, di cui 50 milioni solo per la tratta bellunese. Con l’entrata dei nuovi treni, già entro l’estate si vedranno delle differenze del servizio erogato». L’intento è quello di aumentare le corse dirette per Padova. Previsto, inoltre, a livello veneto l’acquisto di 20 treni Allegro elettrici con 450 posti.

Soddisfatto il vice presidente di Palazzo Piloni, Roberto Padrin che, però, conferma l’intenzione di ottenere sempre più corse dirette per Padova «onde evitare il disagio del cambio a Montebelluna. I risultati», ha dichiarato, «di questo primo mese, sono positivi. Ma si può ancora migliorare la puntualità e limitare i treni soppressi. Siamo contenti anche dell’utilizzo delle corse nuove introdotte nelle fasce di morbida, che sono molto frequentate. Resta», ha concluso Padrin, «la necessità di un confronto costante tra Regione, Provincia e Trenitalia per monitorare la situazione e introdurre migliorie in vista dell’orario integrato».

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