Treni, i pendolari lanciano un nuovo orario

Ponte nelle Alpi. Domani incontro a Paiane per discutere dei nuovi tagli che penalizzano la provincia
Belluno, 17 march 2005, Belluno station, pilotage wagon for medium distance with central vestibules mdvc td of a regional train departured from the station.Belluno, 17 febbraio 2005, stazione di Belluno, cabina pilotaggio per medie distanze a vestiboli centrali mdvc td di un treno regionale partito dalla stazione
Belluno, 17 march 2005, Belluno station, pilotage wagon for medium distance with central vestibules mdvc td of a regional train departured from the station.Belluno, 17 febbraio 2005, stazione di Belluno, cabina pilotaggio per medie distanze a vestiboli centrali mdvc td di un treno regionale partito dalla stazione

PONTE NELLE ALPI. «La bozza della Regione per quanto riguarda l’orario dei treni che entrerà in vigore a settembre o dicembre cioè il famoso orario cadenzato, è devastante per il Bellunese: tagli di corse, eliminazione totale di treni diretti per Venezia e parte anche per Padova, drastica riduzione delle corse per la pianura. Malgrado questo, l’assessore Chisso continua a rassicurare gli utenti sui giornali ma non risponde alle richieste di incontro».

L’assessore al turismo del comune di Ponte nelle Alpi, Monica Camuffo, insieme con il sindaco di Calalzo e le associazioni dei pendolari, ha quindi redatto un piano orario alternativo e migliorativo per la provincia che domani alle 20.30 al teatro Pierobon di Paiane sarà presentato alla cittadinanza.

«Nelle settimane scorse abbiamo richiesto alla Regione il piano dell’orario cadenzato che ci è stato detto essere ancora abbozzato, non definitivo. Malgrado questo, i contenuti sono davvero preoccupanti. Le richieste che avevamo presentato di garantire almeno qualche corsa diretta e soprattutto in serata non è stata tenuta in considerazione. Abbiamo di fronte infatti un quadro devastante con corse tagliate e soprattutto l’eliminazione totale di linee dirette per Venezia o per Padova. Con tenpi di percorrenza aumentati e con l’anticipo delle corse per il Bellunese in orario serale. Insomma, un vero disastro tanto che le associazioni dei pendolari hanno preso tutti gli orari e considerando le proposte venute direttamente dai fruitori del servizio, hanno steso un nuovo orario che vorremmo presentare ai cittadini ma anche alla Regione perché lo tenga in considerazione nel redigere il piano definitivo», dice Camuffo che prosegue: «Si rischia che la provincia non sia più servita e per avere servizi decenti si dovrà andare a Conegliano».

Per evitare questo quadro disastroso, l’amministrazione comunale pontalpina, insieme con Calalzo, con Federconsumatori, e i comitati dei pendolari Treni Belluno, Binari quotidiani, Treno dei desideri ha quindi indetto l’incontro pubblico di domani.

«Abbiamo chiesto all’assessore Renato Chisso più volte di venire al nostro incontro ma tutte le chiamate e i messaggi che abbiamo lasciato sono rimasti inascoltati. Noi abbiamo deciso di fare questo incontro per far sapere alla popolazione la situazione, visto che questo orario cadenzato non è decisivo, ma vogliamo che la gente sappia cosa succederà, per evitare che si arrivi a dicembre quando ormai non si può più fare nulla per cambiare le cose».

Il 20 aprile scorso, molti sindaci del Bellunese si erano dati appuntamento alla stazione di Ponte nelle Alpi contro questo orario e per chiedere un potenziamento della ferrovia, ma «a quanto pare i nostri messaggi sono rimasti lettera morta».

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi