Treni, il pieno ora si fa a motori spenti

BELLUNO. Aleggia una certa soddisfazione tra i residenti di via Feltre per i quali, dopo due settimane di monitoraggio e dopo l’ultimo incontro con l’amministrazione comunale e i funzionari di...

BELLUNO. Aleggia una certa soddisfazione tra i residenti di via Feltre per i quali, dopo due settimane di monitoraggio e dopo l’ultimo incontro con l’amministrazione comunale e i funzionari di Trenitalia, la situazione del rifornimento sembra essere risolta. Infatti, in questo periodo tutti i convogli, durante il rifornimento di carburante, hanno spento i motori, come era stato promesso. Un sospiro di sollievo arriva dai residenti che da almeno un anno si stanno battendo per evitare questi rumori “pesanti” che spesso impediscono loro di dormire.

La situazione era precipitata negli ultimi mesi, tanto che in via Feltre erano state centinaia le firme raccolte per chiedere che venissero spenti i motori dei treni mentre facevano il pieno. Una situazione che si era fatta insostenibile da quando era partito anche l’orario cadenzato che ha fatto confluire a Belluno altri treni di altre province.

Due gli incontri che il comitato aveva fatto con l’amministrazione comunale per consegnare le firme raccolte e per spiegare il problema, unitamente a quello del probabile inquinamento atmosferico dovuto all’accensione dei motori dei convogli per molte ore fin dal mattino presto, per renderli utilizzabili secondo l’orario ferroviario.

Ora una questione pare avere trovato una soluzione, e non è da poco, per la maggior parte dei residenti della via. «Il Comune e anche Trenitalia si sono sempre interessati della situazione chiamandoci giornalmente», dice Massimo Di Maggio, il portavoce dei residenti, «e noi quotidianamente abbiamo inviato loro il resoconto di quanti treni arrivavano e quanti facevano il pieno spegnendo o meno i motori. E il dato è positivo».

Resta però da sistemare la questione dei motori accesi dalle prime luci dell’alba fino a sera tarda per scaldare i vagoni, situazione che interessa anche gli abitanti di via San Lorenzo davanti alla ferrovia oltre che quelli della fine di via Feltre. D’altra parte la linea è diventata molto trafficata, e quindi qualche disagio resta ancora.

Si dovrà poi considerare se esistono reali problemi di inquinamento. E qualcuno pensa che quei valori di Pm10 sopra la norma registrati in due settimane dall’Arpav, potrebbero essere ricondotti anche all’attività ferroviaria. Ma questa è una partita che dovrà essere gestita dall’amministrazione comunale insieme con Trenitalia, perché per evitare queste difficoltà si dovrà intervenire sull’organizzazione dei movimenti dei treni.

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