Trenitalia ordinerà di spegnere le motrici

BELLUNO. Si apre uno spiraglio di speranza per i residenti di via Feltre alle prese con i rumori e i fumi dei treni in sosta con i motori accesi durante le operazioni di rifornimento di carburante....
Di Paola Dall’anese

BELLUNO. Si apre uno spiraglio di speranza per i residenti di via Feltre alle prese con i rumori e i fumi dei treni in sosta con i motori accesi durante le operazioni di rifornimento di carburante.

Giovedì, infatti, l’amministrazione comunale insieme al portavoce degli abitanti della via Massimo Di Maggio, hanno incontrato tre funzionari di Trenitalia venuti appositamente da Venezia per analizzare la situazione. Un arrivo inaspettato che ha colto tutti di sorpresa tanto che il sindaco Massaro, impegnato in giunta, ha mandato un suo funzionario. Un confronto che arriva a due giorni di distanza dalla riunione tra il primo cittadino e Di Maggio in cui sono state presentate le quasi 400 firme raccolte da altrettanti cittadini preoccupati per l’inquinamento acustico e ambientale della zona.

I rappresentanti della società di trasporto su rotaia hanno eseguito un sopralluogo per rendersi conto dello stato delle cose. Situazione che già una volta Trenitalia aveva cercato di modificare, ma senza risultato. E così ora, dati alla mano, l’azienda ferroviaria ha deciso di agire su più fronti: da un lato «nei prossimi giorni trasmetteranno un ordine di servizio ai loro dipendenti affinché spengano i motori durante il rifornimento», spiega Massaro, «a fianco a questo stanno approfondendo varie possibilità che vanno dall’installazione di barriere antirumore al cambio di collocazione della pompa del carburante».

Ma i funzionari veneziani hanno anche fatto altre promesse, come precisa Di Maggio: «Si sono impegnati a spostare, per quanto possibile, i treni in sosta verso la stazione, mentre ci hanno promesso che considereranno l’abolizione del rifornimento di mezzanotte sul treno in arrivo alla stazione di Belluno alle 23.30», anticipa il portavoce dei residenti, felice della grande adesione dei cittadini e della disponibilità di Trenitalia. «La società cercherà di far fare il rifornimento a questa corsa in altre stazioni per farlo giungere qui senza problemi di carburante». Resta però sempre valido il fatto che, viste le temperature rigide dell’inverno, le motrici vanno accese con anticipo rispetto all’orario di partenza per garantire il riscaldamento delle carrozze.

La sperimentazione durerà un paio di settimane, periodo in cui sia l’amministrazione che Di Maggio terranno informata la società quotidianamente sul rispetto dell’ordine di spegnimento dei motori. «Chissà che sia la volta buona di vedere una soluzione positiva al problema», concludono Massaro e Di Maggio.

Paola Dall’Anese

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