Treno, Auronzo spinge per la Val d’Ansiei
Il sindaco Pais Becher convoca i colleghi perché si esprimano uniti sul tracciato che tocca le Tre Cime
AURONZO. Il Treno delle Dolomiti passi per la Val d’Ansiei. Tatiana Pais Becher, sindaco di Auronzo, ha convocato per le 9 di questa mattina, in municipio, i colleghi di Calalzo, Domegge, Lozzo, Lorenzago, Vigo di Cadore e del Comelico, Sappada compresa, perché dicano la loro sul Treno delle Dolomiti e, in particolare, perché si esprimano a favore della Val d’Ansiei, anziché della Val Boite come tracciato.
L’orario dell’incontro ha sorpreso non pochi amministratori; evidentemente la neoeletta Pais Becher ha imparato dalla cultura tedesca e del vicino Alto Adige che gli affari si fanno di mattina presto. Ma l’orario non permette a tutti i sindaci che hanno un proprio lavoro di essere presenti. Sta di fatto, però, che tutti concordano con la collega delle Tre Cime di Lavaredo: e cioè che il Treno tra Calalzo e Cortina debba appunto passare sotto le montagne-simbolo del Bellunese, anziché in Val Boite.
La riunione si tiene a porte chiuse, quella a porte aperte si svolgerà venerdì prossimo con l’assessore regionale alla mobilità Elisa De Berti. La Pais Becher ha le idee chiare. La Val d’Ansiei è meno servita dal trasporto pubblico, ha potenzialità maggiori di sviluppo sul piano turistico, presenta cime dal fascino che cattura, attrae il Comelico e Sappada per le loro relazioni con il resto della provincia.
«Sono tutti presupposti per insistere, mi pare in compagnia dello stesso presidente Luca Zaia, che il fascino maggiore il Treno delle Dolomiti lo ricava attraversando il nostro territorio», anticipa Pais Becher, dicendosi già «molto interessata» per la stazione all’ingresso della Val Marzon, la quale porta direttamente verso le Tre Cime. E di qui un’ipotesi suggestiva – anticipata dallo stesso sindaco –, quella di una funivia verso il rifugio Auronzo, se non addirittura di una funicolare.
«Con tutti i problemi di marginalità che abbiamo», interviene Alessandra Buzzo, sindaco di Santo Stefano di Cadore e presidente dell’Unione Montana del Comelico e Sappada, «è evidente che noi facciamo il tifo per avere il treno sulla porta di casa e, in questa prospettiva, le stazioni di Cima Gogna e Auronzo incontrano tutta la nostra soddisfazione».
Buzzo, tra l’altro, è una delle più autorevoli dirigenti del Bard e pare che anche questo movimento sottoscriva l’opportunità che il treno attraversi la Val d’Ansiei anziché la Val Boite, dove, tra l’altro, farebbe un lungo percorso in galleria. Questa mattina dunque gli amministratori si confronteranno sul tracciato da preferire per il Treno delle Dolomiti.
Francesco Dal Mas
Argomenti:treno delle dolomiti
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