Treno delle Dolomiti. I sindaci: «La nostra è l’opzione migliore»

La Magnifica prende ufficialmente posizione col suo presidente sulla terza via del treno delle Dolomiti
PIEVE DI CADORE. I sindaci del Cadore hanno scelto il tracciato condiviso val Boite–val d’Ansiei sul quale far correre il futuro treno delle Dolomiti. Venti le firme apposte sul documento che ieri la Magnifica ha spedito in Regione all’attenzione dell’assessore Elisa De Berti. Proprio la Magnifica, dopo un estenuante lavoro svolto per mesi dietro le quinte nelle vesti di collante, decide di uscire allo scoperto col presidente Renzo Bortolot.


Presidente, partiamo dalla scelta operata dai sindaci?


«Venti su ventidue hanno firmato il documento attraverso il quale si ritiene opportuna la scelta del tracciato condiviso val Boite-val d’Ansiei. Una scelta emersa al termine di una serie di approfondite valutazioni che non hanno lasciato nulla al caso. Sono state vagliate a fondo le alternative ed al tempo stesso studiate minuziosamente le ricadute non solo dal punto di vista turistico. Alla fine di questo percorso è venuto fuori il verdetto riportato nel documento: l’opzione migliore per tutti è quella che coinvolge sia la val Boite e sia la Val d’Ansiei collegate da un tunnel da realizzare tra Auronzo e San Vito».


Quali sono i Comuni mancanti all’appello?


«Uno è Pieve, per un motivo semplice: si tratta di un comune commissariato. L’altro è Valle, dove il sindaco Marianna Hofer ha deciso di prendersi altro tempo prima di decidere. La scelta o meno di aderire al progetto sarà presa in consiglio comunale, ma l’auspicio è che i dubbi possano dissiparsi al più presto. Mi dispiacerebbe il contrario, come mi è dispiaciuto apprendere la sua mancata adesione dai giornali; ma ognuno è libero di muoversi liberamente. Venti comuni su ventidue bastano per chiarire quali sono le reali intenzioni della comunità. Dal canto nostro abbiamo fatto uno sforzo notevole per conseguire questo risultato che considero straordinario».


Come si colloca la Magnifica in questa fase così importante dal punto di vista decisionale?


«Ci siamo attenuti a quanto riportato nel regime statutario che ritiene la Magnifica un luogo di dibattito e confronto dove affrontare tematiche legate allo sviluppo ed al benessere della comunità. Non abbiamo fatto altro che sintetizzare le esigenze del territorio».


In due parole: perché è stato scelto il tracciato condiviso val Boite–val d’Ansiei?


«È una questione di numeri, anche se come primo impatto la soluzione migliore parrebbe quella del tracciato più corto e dunque meno costoso. In realtà non è così perché quest’ultimo ad esempio prevede il 78% del tragitto in galleria. È pur vero che il tracciato condiviso allunga il percorso di diversi chilometri, aumentando tempi di percorrenza e costi, ma i vantaggi sarebbero sempre e comunque superiori».


Per chiudere, quali saranno i prossimi passi ufficiali?


«Aspettiamo una risposta da parte della Regione dando sin da ora la disponibilità ad un incontro chiarificatore sia con l’assessore De Berti e sia col presidente Zaia. Nel frattempo procederemo nel coinvolgimento degli altri sul territorio a partire dalla Provincia».


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