Trenobus, nei vagoni viaggiano tante novità
CALALZO. E’ arrivato il “trenobus delle Dolomiti” ed ha portato, oltre ad una settantina di appassionati di biciclette, un sacco di novità. Sia per questi sportivi, ma prima ancora per i pendolari. Dopo le segnalazioni che abbiamo pubblicato sui tempi troppo stretti dei bus sostituitivi dei treni cadenzati da Belluno per Conegliano, nel mese della chiusura per lavori all’armamento e alle gallerie, la partenza dei pullman dalla città capoluogo sarà anticipata di 3 minuti, in modo da non perdere la coincidenza con i convogli diretti a Venezia dei minuti 31 a Conegliano. A fine giugno, Trenitalia e Dolomitibus, patrocinatrice la Provincia, si accorderanno per orari cadenzati dei treni e dei pullman sulla linea Belluno-Feltre e Belluno Calalzo. Ogni mezzora ci sarà un mezzo, con coincidenze presso le stazioni ferroviarie, almeno quelle principali. E’ probabile che il cadenzato ferroviario rimanga allo stesso orario di oggi: sarà dunque Dolomitibus ad modificare il suo.
Non è escluso che si materializzi anche il biglietto unico gomma/ferrovia. Entro l’anno la linea Calalzo-Belluno-Feltre potrebbe trovare la pari dignità con la Belluno-Ponte nelle Alpi-Conegliano, disponendo di treni “Minuetto”. Per le nuovissime locomotive diesel bisognerà invece attendere il 2019: motori che consentiranno anche il recupero di alcuni minuti nella percorrenza. Col nuovo orario cadenzato, quello che scatterà a metà dicembre, potrebbero arrivare corse dirette tra Calalzo e Conegliano e corse serali, in partenza dal capolinea trevigiano dopo le 21. La futura elettrificazione, invece, si fermerà da una parte a Vittorio Veneto (da Conegliano) e, dall’altra, a Montebelluna. Troppo alti i costi per farla proseguire. Avanti tutta poi per lo studio del collegamento ferroviario tra Calalzo e Dobbiaco. La Provincia ha ottenuto il benestare di Bolzano e di quello del Tirolo, per trovare fondi Interreg. L’ex assessore regionale Elena Donazzan, che sostituì Renato Chisso, si era detta d’accordo e, se dovesse sostituirla un altro eletto della coalizione Zaia, il neogovernatore sarebbe comunque intenzionato a confermare il progetto. Tutti sogni nel cassetto? Nessuno di questi. Lo hanno confermato, ieri a Calalzo, dove una grande festa ha accolto il treno inaugurale del servizio Trenitalia Dolomitibus per il trasporto di biciclette, l’ingegner Tiziano Baggio, direttore regionale di Trenitalia, la presidente della Provincia, Daniela Larese Filon, il direttore di Dolomitibus, Piero Da Rolt, i sindaci di Calalzo, Luca De Carlo, Perarolo, Pierluigi Svaluto, Pieve di Cadore, Antonia Ciotti, Longarone, Roberto Padrin. E proprio Padrin, che ha fatto il viaggio in treno con Baggio, dopo la cerimonia del taglio del nastro ha improvvisato un mini vertice concordando tra i colleghi ed il massimo rappresentante di Trenitalia in Veneto le scadenze per i prossimi 6 mesi. E tra queste c’è una novità assoluta: nuove fermate lungo la tratta da Calalzo a Belluno, fino a Feltre, per rendere più appetibile il servizio. «Un esempio per tutti: all’altezza di Fortogna», spiega Padrin, «c’è l’esigenza di una tappa per consentire a numerosi pendolari della zona industriale di usufruire del treno, anziché dell’auto». A Calalzo il sindaco Svaluto ha protestato per la prossima interruzione del servizio ferroviario che cade nell’approssimarsi dell’estate. «L’abbiamo voluta in giugno perché è il mese di minore frequentazione», ha precisato Baggio. E si è saputo, nella circostanza, che la società Rfi aveva calendarizzato un blitz che sarebbe stato davvero disastroso: prima la chiusura del tratto fra Conegliano e Ponte nelle Alpi, il mese successivo quella fra Ponte e Calalzo. Trenitalia stessa si è opposta, chiedendo di concentrare il disagio in un unico arco di tempo. Da applaudire sono stati proprio i cicloturisti; i quali, fra l’altro, potrebbero ottenere l’estensione del servizio festivo tra luglio ed agosto anche ad altri mesi, «magari fino a 5/6», ha incrociato le dita la presidente Filon. Baggio, entusiasta dell’esperienza sulle due ruote (pure lui si è cimentato, anche se ha bucato la gomma), ha fornito più di mezza assicurazione. Pieno appoggio a tutti i progetti anche dal Comune di Vittorio Veneto, presente con il vicesindaco Alessandro Turchetto e l’assessore Giovanni Napol.
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